«Agricoltura e Puglia sono praticamente sinonimi, sono la stessa cosa, nella testa di tutto il mondo noi siamo la nostra agricoltura» ha ricordato alle pugliesi e ai pugliesi Ivan Scalfarotto, sottosegretario al commercio estero che ha sempre portato alta la considerazione della Puglia produttiva in tutto il mondo.

«Eppure, da due anni a questa parte la nostra agricoltura è rimasta orfana di una guida esperta e sicura, con il presidente della regione che, oltre che l’assessore alla sanità per l’intero mandato quinquennale, ha occupato anche la stanza dell’assessorato all’agricoltura, terribilmente vuota per il mondo agricolo pugliese che vi si affacciava.

I nostri agricoltori si sono sentiti abbandonati, avrebbero voluto vedere i fondi europei spesi, mentre la Regione Puglia ha tenuto chiusi in quella stanza vuota 142 milioni di euro; anzi, sono state redatte delle graduatorie poi rivelatesi irregolari per il PSR finanziato dalla UE, tanto da essere invalidate, con la conseguenza che gli imprenditori agricoli che hanno investito i propri risparmi sicuri di avere diritto al rimborso, si sono ritrovati con quei soldi che non sono più rientrati. “Abbiamo sbagliato nella gestione di tre bandi del PSR” si limita a replicare in TV il Presidente uscente, senza un’analisi, senza una benché minima traccia di autocritica e senza offrire una soluzione e una proposta per il futuro.

E del resto, nessuna parola sul dramma della Xylella, che ha infestato il Salento ed è via via, ahinoi, salita alle porte della provincia di Bari, un’infezione che si sarebbe potuta evitare seguendo le indicazioni, crude ma efficaci, della scienza e della UE. Invece, non sono state messe in opera, per seguire l’onda populista, dal Presidente e dall’Assessore di allora, quell’Assessore nominato, poi dimessosi, poi rinominato e infine “dimissionato”, nel frattempo sostenendo in prima persona, mentre sedeva in Giunta, un candidato della Lega (!) alle recenti elezioni europee.

Un teatrino, tra i tanti, alle spalle della nostra agricoltura, che continua nonostante tutto a “tirare”, come dimostrato nei giorni del blocco-COVID, e che merita attenzione, serietà, competenza, impegno totale, così come sta dimostrando la Ministra (pugliese) dell’Agricoltura Teresa Bellanova, con la regolarizzazione dei lavoratori dei campi contro la concorrenza sleale delle cosche, con la valorizzazione del Made in Italy, con gli incentivi al lavoro nei campi per gli inoccupati, con la rivitalizzazione della filiera dell’olivicoltura toccata dalla Xylella, con la decontribuzione agli imprenditori agricoli che assumono, con i fondi per la “Terra ai giovani”.
In questa visione, si inserisce la proposta di Italia Viva al Consiglio Regionale, con la candidatura a Presidente di Ivan Scalfarotto, forte delle sue conoscenze ed esperienze per lo sviluppo economico sostenibile per la nostra Puglia». «La regione in questi cinque anni non è stata amica dell’agricoltura, noi dobbiamo e vogliamo esserlo» – ci tiene a riportarlo il candidato al Consiglio Regionale per la lista di ItaliaViva, il barlettano Ruggiero Crudele.