«Diamo il là ad un’alleanza che si è verificata in Puglia e che fa della Puglia un esperimento, come sempre succede politicamente alla nostra regione», così Ivan Scalfarotto, candidato alla presidenza della Regione Puglia per la coalizione sostenuta da Italia Viva e Azione, ha aperto l’incontro che si è tenuto a Bari, con Matteo Renzi e Carlo Calenda, «Coalizione che mette insieme partiti che hanno visioni omogenee della realtà, partiti europeisti, pragmatici, non populisti, al contrario di altre coalizioni che hanno un po’ di tutto, delle macedonie che costringono il candidato a fare dei salti mortali. La politica in questa regione pensa a se stessa, su 50 consiglieri regionali se ne ripresentano 49 cambiando schieramento come se nulla fosse. Se Fitto critica la gestione dell’agricoltura di Emiliano ma l’ultimo assessore è candidato nella lista di Fitto c’è qualcosa che non va. Per questo diciamo che sono uguali, è sempre cattiva politica».

Per Carlo Calenda, «in Puglia si confrontano due populismi con accenti diversi ma che nella sostanza sono la stessa cosa. Sono venuto qui per far vincere Ivan Scalfarotto, una persona di grande qualità, conosce il mondo, è saldamente pugliese ma conosce il mondo ed è quello di cui la Puglia ha bisogno».

La chiusura è stata di Matteo Renzi, che Ivan Scalfarotto ha presentato così: «Voglio bene a Matteo Renzi ma voglio più bene alle idee di Matteo Renzi. Ho dovuto aspettare un boy scout di Rignano sull’Arno per la visione di un Paese moderno nel quale la mia famiglia aveva diritto alla medesima dignità della vostra».

«C’era un modo per avere il voto utile per il centro sinistra… Il voto utile era fare un passo indietro e candidare Teresa Bellanova. Michele Emiliano non l’ha fatto per egoismo, ambizione, egocentrismo. Oggi ci vuole molto coraggio per andare contro il governo regionale più trasformista e incapace che abbia in questo momento il Paese. Lo spauracchio della destra viene utilizzato per metterci una casacca insopportabile, noi siamo quelli che hanno fatto il Jobs Act, la destra di Salvini ha votato il reddito di cittadinanza. Noi abbiamo fatto l’industria 4.0, la destra quota 100. E qui in Puglia l’appoggio di Casapound lo prende Emiliano. Mettiamoci il cuore, con il nostro coraggio, per la Puglia migliore, che non sia costretta a scegliere tra la destra leghista e sovranista con Fitto e la destra estrema di CasaPound con Emiliano».

Professor Lopalco” ha poi continuato Renzi rivolgendosi al virologo candidato «Emiliano ha offerto il supporto legale ai #novax e noi dovremmo sostenerlo perché così non dividiamo nessuno? Se lo facessimo divideremmo il nostro cervello dal nostro cuore. Ci vuole coraggio per andare da soli».

“In realtà non siamo soli” chiosa Ruggiero Crudele, coordinatore e candidato di Italia Viva nella Bat «Con noi c’è la Puglia che non ha paura, che non è disposta a umiliarsi per il minestrone insapore di Emiliano, per la restaurazione di Fitto, per la decrescita grillina. La Puglia che vuole rialzarsi».