L’avvocato Mario Spera rassegna le sue dimissioni dalla carica di segretario cittadino della Lega Salvini Premier Barletta. Un scelta con effetto immediata. “Non ho condiviso il modus operandi di alcuni esponenti del partito nel corso delle Regionali – spiega Spera – che hanno organizzato una competizione volta al raggiungimento delle poltrone a favore di uno piuttosto che dell’altro candidato, più che finalizzata a predisporre un gioco di squadra volto al raggiungimento del risultato per l’intero partito”. Una competizione interna, secondo Spera, che non ha agevolato nessuno: “Questa competizione non è stata dettata dalla diversità di visioni politiche, come dovrebbe essere nel rispetto dei principi della democrazia – spiega Spera – ma da tutt’altre ragioni che spingono i rappresentanti di uno stesso partito a competere tra di loro”. Nella sua nota, l’ormai ex segretario cittadino della Lega Salvini Premier ricorda la “condivisibile rinuncia alla candidatura a consigliere regionale di Flavio Basile, già candidato sindaco di Barletta alle Amministrative del 2018, oggi consigliere comunale della Lega e presidente vicario del consiglio comunale di Barletta”.

Un evento che ha aggiunto alla “delusione di numerosi sostenitori della Lega per aver visto svanire gli sforzi fatti negli ultimi tre anni di attivismo sul territorio con il venir meno di un’importante figura politica locale, il tentativo di spaccare il consenso politico di una città di 100mila abitanti, esprimendo un’inaspettata ed ingiustificata doppia candidatura”. Spera ricorda poi gli ultimi accadimenti riguardanti la Lega Salvini nella città di Barletta, come “le dimissioni del vice-segretario cittadino Francesco Doronzo, delega rimessa poi a cascata anche da altri componenti del direttivo della segreteria barlettana, nelle persone di Nunzia Dambra, Nicola Basile, Giovanni Occhipinti, Elisa Spera e Fabrizio Bonadies. In risposta a questo, nessuno tra dirigenti provinciali e regionali, tra deputati e senatori pugliesi, gli stessi sempre presenti nelle cerimonie pubbliche o al momento di delegare la predisposizione di eventi, gazebi e trasferte, ha avuto interesse ad interpellare il sottoscritto segretario per “collaborare” a placare un fenomeno che si andava sempre più allargando in danno del partito” fino al voto del 20 e 21 settembre.

“Ho scelto di rassegnare le mie dimissioni dopo le Regionali perché farlo prima delle votazioni avrebbe scatenato un eco mediatico negativo per il partito che rappresentavo sino ad oggi nella mia città. Ritengo di essere mentalmente lontano da questo modo di far politica svincolato dalla meritocrazia e dalla obiettività in termini di voti – conclude Spera – e pertanto ne prendo le distanze, pur rimanendo immutata la stima nei confronti del segretario nazionale Matteo Salvini”.