Solo dopo due giorni da quello precedente, è tornato a riunirsi ieri in seduta pomeridiana il Consiglio comunale, presso la Sala consiliare di via Zanardelli. I consiglieri comunali devono svolgere sempre il loro ruolo, a favore della cittadinanza e per risolvere i problemi posti; tuttavia, negli interventi del consigliere Grimaldi (Scelta popolare-Forza Italia) di maggioranza in alcune Assemblee ultime ci pare di ascoltare più che altro un consigliere di opposizione all’Amministrazione Cannito, continuando a punzecchiarlo su i vari temi. Forse il fatto che il proprio gruppo consiliare non abbia più rappresentanza in Giunta marca la questione. Giusto, ripetiamo, perché il ruolo del consigliere deve essere proprio quello, sia di maggioranza sia di opposizione.
Tra le questioni poste durante le interrogazioni, quella in particolare della consigliera Carone (M5S), riguardante l’aumento delle tariffe per il servizio di mensa e refezione scolastica: la rimodulazione, ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali Salvemini, che ha introdotto necessariamente il modello costituzionale della “progressività”. Tuttavia progressivamente le tariffe sono aumentate per tutti, così è stato previsto un contributo che coprirà gli aumenti fino al dicembre prossimo. Quest’argomento, che ha suscitato diversi malumori in questi giorni da parte dei genitori, richiama un caso simile dell’anno passato sull’aumento delle tariffe per l’assistenza domiciliare per disabili, rivelatosi poi un errore a cui si è posta una toppa come rimedio, è chiaro che non trova una risposta esauriente dell’amministrazione: “L’Amministrazione comunale farà fronte – si legge in un comunicato del Comune di qualche giorno fa – alle spese eccedenti rispetto alle vecchie tariffe attingendo, su proposta del sindaco Cosimo Cannito, alle economie realizzate dal Comune sui fondi Covid regionali, denominati “Buoni Alimentari Regione Puglia[…]. Si tratta di un’integrazione, una tantum, che consentirà, in maniera proporzionale all’Isee corrente, di supportare le famiglie nel pagamento dei ticket per la mensa scolastica”.
Gli ing. Vitucci e Fresa, dell’Acquedotto Pugliese, hanno illustrato il progetto definitivo riguardante gli scarichi fognari, per tutelare le acque del lungomare di Ponente, e la contestuale adozione di variante allo strumento urbanistico generale “con il procedimento di cui all’articolo 19, commi 2 e 4 del decreto del presidente della repubblica n.327/2001 e s.m.i. dell’intervento.”. L’intervento generale e già in atto da qualche anno, avendo completato la condotta fognaria cittadina, con il potenziamento del depuratore, adesso, per oltre 130.000 abitanti. Il progetto, approvato dal Consiglio, risale a due anni fa, prevedendo principalmente il raddoppio della condotta esistente, la creazione di due linee di confluenza della fognatura verso il depuratore. Il problema fondamentale avviene quando le acque piovane questi si confondono, a volte anche per scarichi abusivi, con la fogna nera, causando danni sia al depuratore che alle condutture. L’opera è finanziata dall’Autorità Idrica Pugliese. I lavori riguarderanno l’area della cosiddetta “controstrada” della Litoranea: «Non stiamo volutamente – chiarisce Cannito – asfaltando quella parte di strada per non sprecare soldi pubblici, visto che sarà oggetto di nuovi lavori»; nelle intenzioni del Sindaco, non ancora ufficializzate, ci sarebbe l’ipotesi di realizzare un unico camminamento pedonale, allargando il marciapiede attuale. Il gruppo dei cinque Stelle ha tenuto a sottolineare come il provvedimento sia passato grazie ai loro voti favorevoli, concessi per il bene della città, trattandosi di un progetto importante dal punto di vista ambientale e dell’economia del territorio.
Argomento tecnico anche l’altro (“approvazione del progetto definitivo e contestuale adozione di variante allo strumento urbanistico generale con il procedimento di cui all’articolo 19, commi 2 e 4 del Decreto del Presidente della Repubblica n.327/2001 e s.m.i. dell’intervento di riqualificazione;”), introdotto, anche questo, dall’assessore ai Lavori Pubblici, Gennaro Calabrese, riguardante la creazione di vasche di riutilizzo delle acque meteoriche, sempre lungo la Litoranea Mennea; il progetto è stato esacerbato dai tecnici Sgobba e Piccinni. In questo progetto è previsto anche una risistemazione della foce del Canale H.