I numeri dei contagiati da Covid-19 stanno rapidamente aumentando, così come il livello di allerta. In Puglia non sono mai stati registrati così tanti casi come negli ultimi giorni e i primi provvedimenti per evitare gli assembramenti nei luoghi del divertimento sono stati adottati. Nel frattempo, in Campania il governatore Deluca ha predisposto la chiusura delle scuole per evitare assembramenti sui mezzi di trasporto e dalle grandi città italiane giungono segnalazioni di situazioni ad alto rischio su autobus e treni.
A Barletta la situazione dei trasporti pubblici non è al centro di un adeguato dibattito pubblico. Ne abbiamo parlato con alcuni studenti e giovani lavoratori che usano l’autobus per raggiungere la scuola e il treno per raggiungere l’università e il luogo di lavoro. Una studentessa del Liceo Scientifico, che prende l’autobus tutte le mattine alle 7:35 e alle 13:30 per gli spostamenti casa-scuola e scuola-casa dichiara di non sentirsi in pericolo durante il tragitto. «Rispetto all’anno scorso- ha dichiarato -alla fermata dell’autobus non si creano assembramenti perché vige una certa autodisciplina. Tutti i posti vengono occupati, ma i passeggeri sono tenuti a indossare correttamente la mascherina».
Un suo coetaneo percepisce invece un livello superiore di pericolo. «La mia fermata è posizionata in modo da permetterci di mantenere le distanze- ha affermato- ma in altre zone con marciapiedi più stretti noto che questo non è possibile. In particolare, all’andata l’autobus compie più fermate e questo permette di distribuire i passeggeri, mentre al ritorno questi si dividono tra sole due fermate. La capienza massima non viene sempre rispettata. Molte persone non trovano posto a sedere, per cui occupano i posti che dovrebbero restare liberi per il passaggio. Le uniche garanzie che ci vengono fornite consistono nella responsabilità dei passeggeri nell’indossare la mascherina e nei finestrini aperti».
Per quanto riguarda i treni che coprono tratte regionali, la situazione è molto varia e dipende dagli orari. Un lavoratore che viaggia nelle ore di punta ha affermato di non sentirsi sempre al sicuro, poiché non è sempre possibile rispettare la capienza dell’80% e non tutti i passeggeri indossano la mascherina correttamente. Due studenti parlano di una situazione sotto controllo. Una studentessa afferma che sarebbe necessario un aumento delle corse negli orari di punta, anche se la didattica a distanza e il lavoro da casa hanno ridotto la quantità di gente che usa il treno per raggiungere le università e il luogo di lavori.