«Dopo il disperato tentativo di ristabilire l’instabile equilibrio di una maggioranza litigiosa e avida di poltrone attraverso la distribuzione degli assessorati, Cannito pur di restare in sella si inventa nuovi fantasiosi strumenti, continuando sulla strada della spregiudicatezza che lo ha contraddistinto già a partire dalla formazione della sua grassa coalizione. Essendo terminate le postazioni e gli incarichi da distribuire, il Sindaco è dovuto ricorrere al riconoscimento di pseudo-incarichi ad alcuni consiglieri, le cosiddette minideleghe. Una mossa fantasiosa ma necessaria per garantirsi la maggioranza in Consiglio dopo che alcuni consiglieri, non essendo soddisfatti nelle loro richieste, hanno abbandonato una nave senza rotta».  A scrivere sono i consiglieri comunali dei gruppi di opposizione (PD – M5S – Coalizione Civica) Giuseppe Basile, Maria Carone, Rosa Cascella, Antonio Coriolano, Benedetto Delvecchio, Antonio Divincenzo, Carmine Doronzo, Michelangelo Filannino, Rosanna Maffione, Ruggiero Mennea e Ruggiero Quarto.

«L’operazione senza scrupoli di Cannito va però oltre ogni immaginazione: la distribuzione di questi incarichi ha addirittura compreso il leghista pentito Flavio Basile, già candidato sindaco per la Lega. Il grande amico di Matteo Salvini (come lui stesso si è definito più volte) riceve in dono una minidelega alle “attività produttive”.  Per poter contare sui fatidici 17 voti in Consiglio, il capo della coalizione del malgoverno, ha accontentato un po’ tutti con poltrone e seggiole, non riuscendo a convincere più nessuno su proposte e progetti inesistenti. Passati due anni e mezzo dal suo insediamento Cannito ha passato più tempo a garantire la sua sopravvivenza politica che a risolvere i problemi della città o a progettare un futuro migliore per Barletta».
«Questo ulteriore allargamento a destra della maggioranza con il ricorso alle minideleghe è l’ulteriore dimostrazione del fallimento della maggioranza dal punto di vista politico – proseguono – il fallimento dal punto di vista amministrativo, invece, è sotto gli occhi di tutti: una città immobile in cui i problemi si ingigantiscono ogni giorno di più. Come forze di opposizione ribadiamo il nostro diritto a fare proposte utili per la città in un momento così difficile e chiediamo a tutta l’amministrazione di ascoltarle con attenzione. È il momento di concentrarsi sulla gestione dell’emergenza e della salute pubblica e non sulla tutela della propria sopravvivenza politica, per questo respingiamo e condanniamo con forza ogni tentativo peloso di chi interpreta la peggiore politica offrendo e accettando incarichi e poltroncine all’interno di una maggioranza sgangherata e senza futuro».