Il Comune di Barletta ha ricevuto, lo scorso mese di settembre, una comunicazione, da parte del Segretariato regionale del MIBACT, che anticipa una possibile procedura d’intervento ad esercitare il diritto di prelazione da parte dell’Ente; l’oggetto del contendere è il palazzo delle Poste di piazza Caduti, immobile di proprietà della società Europa Gestioni Immobiliari che fa capo alle Poste. Su questo edificio, simbolo del passato della città anche per il suo monumento, con l’effigie sulla facciata laterale che fu teatro dell’eccidio nazista ai danni dei vigili urbani e netturbini nel ’43, fu posto un vincolo ministeriale nel 2003 per la sua tutela. Su questo deve basarsi ogni tipo di valutazione: il palazzo è comunque salvo, grazie all’interessamento di quei cittadini, associazioni, partiti politici che s’impegnarono a tal fine. Bisogna ricordare che nel 2002 le Poste posero in vendita l’immobile, riscotendo l’interesse da parte di una società di privati barlettani, ma il Comune ritenendo di poter avanzare un diritto di proprietà sull’immobile ha aperto un contenzioso giuridico che si è concluso negativamente per quest’ultimo. Ieri il Consiglio comunale, riunitosi in streaming, ha deciso di esprimere il parere sul diritto di prelazione sull’acquisto, solo quando avrà ottenuto un atto formale di compravendita tra il proprietario e l’acquirente, esaminandone tutti i dettagli compreso il prezzo. Posto che tutti i consiglieri intervenuti sono nella stessa direzione, cioè caldeggiando l’interessamento dell’Amministrazione in tal senso.

Dopo aver discusso e approvato i due debiti fuori bilancio, la discussione si è portata sulla situazione di crisi socio sanitaria dovuta all’emergenza Covid-19 a Barletta e nella BAT; il punto è stato proposto e introdotto dal consigliere PD, Dino Delvecchio, nonché Presidente dell’Ordine dei Medici BAT: le proposte hanno riguardato l’individuazione di spazi pubblici per eseguire i tamponi in modalità drive-through, aprire una manifestazione d’interesse per realizzare i cosiddetti hotel-covid anche nella nostra città per dar sollievo alla struttura ospedaliera; inoltre, l’attenzione deve essere rivolta al controllo della situazione al mercato del sabato e a quelli rionali per evitare le ulteriori forme di contagio, così come l’attenzione alla frequentazione all’interno delle ricevitorie dei tabaccai. Il consigliere Mennea (PD) ha sottolineato come parte della gravità della situazione sia causata dall’irresponsabilità di molti cittadini, ancora inconsapevoli della terribile emergenza che il territorio e la nazione intera stanno vivendo: «L’istituzione della zona rossa porrà un freno necessario per riprendere il controllo della situazione». Misure serie e tempistiche immediate, sono le richieste del consigliere Coriolano (M5S).

Il sindaco Cannito ha tagliato corto: «Meglio poveri e sani, che ricchi e malati», in riferimento alla ormai prossima istituzione della “zona rossa” per la provincia BAT, legata soprattutto alla velocità del contagio da Covid-19; insomma, meglio tener duro per un periodo sufficiente a riprendere le redini della situazione, ormai catastrofica. Gli 8 posti letto di terapia intensiva a Barletta, saranno presto integrati con ulteriori 8; 25 stanze sono state rese disponibili da un accordo con i B&B cittadini per supplire alla carenza causata dall’emergenza sanitaria. La problematica “tamponi”, soprattutto legata alla rapidità di risposta, resta ancora aperta, tuttavia il Primo cittadino ha riferito che alcuni spazi pubblici sono stati resi disponibili a privati, previa riduzione del prezzo di questi esami.