Richiedere la Zona Rossa nella BAT fino al 7 gennaio? La classica toppa che rischia di essere peggiore del vero buco, rappresentato dalla scarsa capacità di tracciamento dei contagi che rende impossibile capire perché, nonostante le forti limitazioni già introdotte con la c.d. “Zona arancione”, la curva pandemica nella nostra provincia e nella nostra città continui a salire. Un po’ come fatto con la conversione dell’Ospedale Dimiccoli, dove si è preteso di creare un presidio anti-covid dalla notte al giorno, o qualcuno sapeva ed ha taciuto (?), e senza aver formato preventivamente ed adeguatamente per questa maledetta emergenza tutto il personale medico e paramedico che, rischiando perciò di infettarsi, come riferito anche nell’ultimo Consiglio comunale da fonti interne, potrebbe generare un nuovo e pericoloso cluster». Interviene così, in una nota, Marcello Lanotte, esponente di Forza Italia.

«Danni su danni, salvo poi rendersi conto degli errori commessi e cercare di scaricare attraverso i giornali le responsabilità su altri, come fatto ieri dal Consigliere regionale Filippo Caracciolo su questa stessa testata.

Ma come può porre lui delle domande, essendo per la terza volta di fila consigliere regionale di maggioranza, quando invece dovrebbe offrire risposte alla comunità? Perché chiede dove si fanno curare i malati non Covid? Chi interroga quando si chiede perché non vengano utilizzate le strutture di Trani e Canosa? A chi lo chiede? A sé stesso?

Non si curano, consigliere Caracciolo, perché dai provvedimenti presi dal Suo Governatore e dal Suo assessore alla Sanità (venuto a Barletta solo per farLe campagna elettorale), sembra che non esistano ammalati “non covid” nella BAT.

La domanda da porsi, invece, è quanti soldi ha stanziato il Governo affinchè la Regione Puglia adeguasse ed attrezzasse tempestivamente le strutture ospedaliere, implementasse il tracciamento, monitorasse l’epidemia? E quanti soldi la Regione avrebbe dovuto destinare alla ASL/BT per rendere sicura la linea di prima difesa nei nostri Ospedali?

Se si fosse lavorato, invece di suonare chitarre fuori dagli ospedali o organizzare cenoni in campagna elettorale, i cittadini avrebbero ricevuto una risposta diversa da quella del Lockdown fatto a MARZO, perché oggi si è più consapevoli rispetto al virus. Ed invece, ancora una volta, viene richiesto ai cittadini di sacrificarsi, nonostante i dati non ci consentano di affermare che il contagio aumenti in quegli esercizi commerciali (bersagliati, umiliati, insultati, obbligati a spendere soldi per adeguarsi alle regole anti Covid) e che oggi si vogliono chiudere di nuovo, nel tentativo di portare avanti la caccia ai colpevoli, quando, in realtà, la vera causa di questa seconda e sciagurata ondata è la gestione approssimativa del periodo Maggio/Settembre. E la prova di quanto affermo è nelle stesse parole usate per la schizofrenica comunicazione del Presidente Emiliano, passato in poche settimane dal gonfiarsi il petto al grido “COVID FREE” al dover chiudere le scuole per non far crollare il tracciamento (perché incapace di gestire la mole di tamponi da fare per il monitoraggio dei casi nelle scuole), nelle domande di un Consigliere Regionale che finge di cascare dal pero accorgendosi solo ora di alcune scelte illogiche e scellerate, nelle parole del Sindaco Cannito che, per giustificare quanto sta accadendo all’Ufficio igiene, usa l’infelice metafora della strada creata per 10 macchine che, all’improvviso, si trova a dover far fronte al traffico veicolare di 20.000 automobili.

All’improvviso cosa Sig. Sindaco! Lei, come tutti, sapeva che ci sarebbe stata una seconda ondata e sapeva pure che, in base al Piano pandemico nazionale, a livello locale si dovevano tracciare i contatti dei contagiati. Non era forse meglio trovare un modo per impegnarsi con tutti i soggetti responsabili a combattere questa battaglia, magari facendo in modo che la strada di cui parla fosse pronta ad ospitare 20.000 automobili?
Ed ancora, perché ha provveduto con variazione di Bilancio della sua Giunta ad utilizzare quasi 1 milione di euro dei fondi ricevuti dal Governo per le minori entrate derivabili dall’emergenza Covid, per fronteggiare, invece, gli aumenti del costo di smaltimento dei rifiuti, causati da un Piano dei rifiuti regionale che sconta l’assenza di impianti pubblici di selezione, di cui sono responsabili Emiliano ed i suoi amici del PD!

In realtà oggi, più che a Marzo, abbiamo bisogno di ogni risorsa economica dimenticata o sottratta alla comunità e serve anteporre la tutela della comunità barlettana ad ogni altra cosa o bene, standole vicino, ascoltandola senza urlare e senza spettacolarizzazioni.
Ciò che più mi rattrista, però, è l’immagine che, più di ogni altra, certifica, nella Provincia Barletta-Andria-Trani, il fallimento che si vorrebbe nascondere chiedendo la Zona Rossa.
Ed è quell’Ospedale da Campo che qualcuno pretende di spacciare come un successo del suo lavoro, ma che, invece, mi fa paura più di ogni altra cosa.

Cambiate rotta, perché la situazione è grave. Gravissima. Cercate collaborazione vera, non solo a parole, da ogni parte. Occorre unire le intelligenze e le esperienze migliori di questa nostra città.

Perché, se si perdesse meno tempo a chiacchierare, iniziando a girare, non solo su segnalazione, per la città, ci si renderebbe conto di come gli esercizi commerciali che con la Zona Rossa verrebbero chiusi sono in realtà vuoti, mentre i maggiori assembramenti sono le file dei cittadini che in difficoltà economica affollano banche, uffici postali e tabaccherie, ma in quest’ultimo caso, per disperazione, solo per tentare miglior fortuna al gioco».