Il Giudice del Tribunale penale di Trani ha ammesso in qualità di parti civili i sindacati U.I.L. Puglia ed U.G.L. Bari-BAT quali enti danneggiati da reato a seguito della morte sul lavoro di Nicola Delvecchio, 56 anni, tecnico dell’Italgas che è deceduto il 25 aprile 2015 a Barletta a causa dell’esplosione avvenuta mentre erano in corso lavori per fermare una fuga di gas .

Riferisce l’avv. Luigi Peschechera in qualità di difensore del sindacato U.I.L.: “In questi ultimi anni secondo i dati statistici INAIL, in Puglia vi sono stati molteplici incidenti mortali sul lavoro e complessivamente nell’anno 2015 84 decessi; nel 2016 83 decessi; nel 2017 75 decessi; nel 2018 78 decessi, ed infine, nel 2019 74 decessi. Troppe, ancora oggi, le morti sul lavoro e gli infortuni gravi invalidanti accaduti nella nostra regione. Non ci potremo mai definire un paese civile mentre contiamo anche solo un morto sul lavoro”.

L’avv. Francesco Filograsso quale legale della U.G.L. sottolinea che: “In caso di incidente sul lavoro il sindacato può costituirsi parte civile contro l’azienda anche se il lavoratore coinvolto non ha mai aderito ad alcuna sigla. Difatti, la Suprema Corte afferma il diritto alla costituzione in giudizio in favore del sindacato, superando il limite dell’iscrizione posto da precedenti decisioni. Secondo la Cassazione, l’accertamento della responsabilità dell’imprenditore nell’inosservanza delle norme di sicurezza, che è causa della morte di un lavoratore, legittima il sindacato a partecipare al giudizio per il danno che viene causato alla sua immagine a prescindere dalla iscrizione del lavoratore ad un sindacato”.

Pertanto, entrambi i difensori annunciano che chiederanno la citazione in giudizio del responsabile civile.