Ancora una volta il Consiglio comunale di ieri pomeriggio, riunitosi in streaming per il rispetto delle norme anti-Covid, è iniziato con la polemica politica: dopo la comunicazione del Sindaco riguardo al rientro in Giunta dell’assessore Rosa Tupputi, dopo le minacciate dimissioni con alcune parole pesanti. A tal proposito il consigliere Doronzo ha incalzato chiedendo spiegazioni sulle espresse “logiche spartitorie” che l’avevano spinta al gesto. Nessuna risposta chiara, ne dalla Tupputi ne da Cannito, se non le solite frasi di circostanza usate nei comunicati stampa. Fatto sta che l’assessore rientra in ‘squadra’ con in più la delega alle Attività Produttive.

«Non ci sono i presupposti economici – ha scandito il Primo cittadino – per procedere all’acquisto dell’ex Palazzo delle Poste di piazza Caduti, come chiarito dai dirigenti comunali, sebbene ci fosse la volontà di quest’Amministrazione». Così Cannito ha dato risposta alla domanda di attualità riguardo alla riunione “informale” di lunedì scorso, della Giunta con i vari dirigenti dei Settori interessati e aperta, a chi volesse, dei consiglieri. Innanzitutto chiarito ufficialmente che il prezzo necessario per l’operazione, comprese le varie tasse e spese, ammonta a 3.340.000 €. Certamente, come da noi spesso chiarito, l’ultima parola spetterà al Consiglio comunale, dopo l’approfondimento dell’intera documentazione sul palazzo, anche in seguito ad un sopralluogo non ancora effettuato.

In seguito a varie domande di attualità si è potuto meglio stigmatizzare la questione riguardante l’ormai prossimo abbattimento di un pino secolare su via V. Veneto, come anticipato dai social network e dalla stampa locale; la questione riguarda il mancato attivismo del Comune nel partecipare in sede giudiziaria per la difesa del prezioso esemplare arboreo. Anche questo è patrimonio comunale!

Approvato il Bilancio consolidato 2019, presentato con una lunga relazione tecnica dell’assessore al Bilancio, Gennaro Cefola.