Da lunedì l’Italia torna divisa in fasce. Il Ministro della Salute Roberto Speranza e il Comitato Tecnico Scientifico decideranno nel pomeriggio colori e restrizioni per ogni regione dopo aver valutato i dati emersi dal monitoraggio effettuato dall’Istituto Superiore della Sanità. Calabria, Emilia Romagna e Lombardia sono le regioni con la più alta probabilità di finire in zona arancione. La Puglia viene considerata tra i territori ad alto rischio ma l’indice RT, leggermente inferiore a 1, potrebbe risultare determinante per l’assegnazione della fascia gialla.

Nella regione guidata da Emiliano i contagi crescono ma i bollettini delle ultime due settimane dicono che le guarigioni bilanciano le nuove infezioni. Il dato del 7 gennaio, 53.500 persone attualmente positive, è identico a quello diffuso il 21 dicembre. Ed anche il numero dei ricoverati non cresce più come nel mese di novembre, quando si toccò il picco di 1915 ospedalizzati, ma è ora stabilmente sotto i 1600. Non ha mai smesso di crescere, invece il numero dei deceduti, salito a 2594 dall’inizio della pandemia. Ieri se ne sono aggiunti altri 21, di cui 7 nella provincia Bat.

In attesa di sapere cosa accadrà a partire dalla prossima settimana, la Puglia, come il resto d’Italia, si gode l’ultimo giorno in zona gialla, con negozi aperti sino alle ore 20 e bar e ristoranti sino alle 18, prima di approdare nel weekend in fascia arancione. Da domani bar e ristoranti torneranno chiusi e funzioneranno solo per l’asporto mentre gli spostamenti da un comune all’altro saranno consentiti solo con l’autocertificazione.