«I genitori che hanno il bisogno, per esigenze lavorative, di lasciare i propri figli a scuola facendo fare loro il tempo prolungato, si sono trovati, ad iscrizione avvenuta, la bella sorpresa del cambio di tariffa dei buoni pasto. Invece di pagare tutti indistintamente euro 1,60 a pasto, si pagherà secondo la condizione economica del nucleo familiare tramite il modello Isee. Il Comune ha approvato un piano di concreto sostegno  per famiglie dei bambini, stanziando la somma di euro 40 per il primo figlio ed euro 20 per ciascun altro (somma, peraltro, non ancora erogata)». Lo scrive Grazia Desario, presidente provinciale di Italia in Comune.

«Riteniamo – spiega – che la mensa nelle scuole dell’infanzia debba essere completamente gratuita, trattandosi di scuola pubblica, e che questo gesto di lungimiranza politica debba servire ad accogliere , nel miglior modo possibile, i bambini nella loro lunga vita scolastica. Come viene loro offerta la possibilità di cominciare ad istruirsi a costo zero- aggiunge Grazia Desario – così dovrebbero usufruire di tutti i servizi in maniera gratuita, cancelleria ed altri oggetti e accedere ai servizi mensa in modo gratuito. I bambini sono il nostro futuro e dobbiamo accoglierli nel miglior modo possibile nella vita sociale e comunitaria che è il nostro sistema scolastico. Riteniamo che i bambini a quell’età siano un patrimonio umano che appartenga a tutti noi, alla società e che il nostro comune se ne debba fare carico».