“In parte inammissibile e comunque infondato in toto e da respingere”. Così viene definito e licenziato dai giudici della Prima sezione del Tar Puglia di Bari il ricorso contro il comune di Barletta per l’annullamento del concorso per l’assunzione di 12 agenti di polizia locale a tempo indeterminato.
Il ricorso viene ritenuto, in sintesi, inammissibile nella parte in cui uno dei ricorrenti contesta la sua esclusione dopo non avere raggiunto il punteggio minimo di 21/30 alla prima prova scritta, mentre il concorrente ne aveva conseguiti soltanto 16/30.
Per quanto riguarda invece l’altra contestazione, ovvero l’ammissione di tutti i concorrenti alle prove selettive senza tenere conto dell’esito della prova preselettiva, per l’esiguo numero degli ammessi, 8 soltanto, a fronte dei 12 vigili da reclutare, il giudice asserisce che tale decisione è coerente con il bando del concorso e “risponde al principio del buon andamento”. Né il giudice ravvede ulteriori presunte irregolarità paventate dai ricorrenti.
“Accogliamo con grande soddisfazione il giudizio del Tar – ha detto il sindaco Cosimo Cannito – che ci conforta su quello che abbiamo sempre pensato e cioè che dal bando, alle procedure e all’espletamento delle prove, tutto si è svolto nella più assoluta trasparenza e nel pieno rispetto dalla legge e dalle norme”. “Ma la gioia più grande e la soddisfazione maggiore – aggiunge il primo cittadino – è data dal fatto che finalmente potremo assumere dodici nuovi vigili urbani, dando lavoro ad altrettante persone, indispensabili per la città. Dall’ultimo concorso erano passati ben 20 anni e grande è la necessità di implementare il numero di agenti, a fronte anche del fatto che la città è cresciuta e il ruolo degli agenti di polizia locale ha subito notevoli evoluzioni”.
“Infine – conclude Cannito – un ringraziamento a tutti coloro i quali si sono adoperati per il buon esito del concorso che ha portato a queste assunzioni”.