Domenico e Alessio sono due barlettani nel mondo come molti altri, eccellenze che l’estero ha richiesto alla nostra terra. Nonostante tutto, la distanza, dieci anni di vita fuori, i due giovani non hanno dimenticato il legame con la Città della Disfida, un legame forte, concreto, che ha portato allo sviluppo di un progetto che ha lo scopo di far volare in alto il nome dell’Italia e di Barletta.
Nella nostra intervista tutti i dettagli su questo interessante progetto denominato “Eppoi…”
Com’è nata l’idea di questo progetto e in che modo l’avete sviluppata?
«Eppoi nasce in un pomeriggio d’estate nel 2019, a Zurigo, dal desiderio di creare una sinergia tra le nostre competenze, per sviluppare un progetto nostro. L’idea era di far incontrare in un unico prodotto le qualità che rendono l’Italia unica nel suo genere: eccellenza nell’esecuzione, stile inconfondibile e legame con il territorio. Per interpretare questo ruolo abbiamo scritturato un attore di fama internazionale: il Prosecco Superiore di Valdobbiadene DOCG, eccellenza enologica, ambasciatore del made in Italy nel mondo. Per noi il vino però non è solo tradizione: è convivialità, celebrazione del momento. Da qui l’anima moderna di Eppoi, con il suo nome che esprime una visione orientata al futuro con un look contemporaneo e minimalista.»
C’è della “barlettanità” nel vostro brand, in quali dettagli esattamente?
«Non solo entrambi abbiamo origini barlettane, ma Barletta oggi è di fatto il nostro centro operativo per il meridione. Abbiamo stabilito collaborazioni con eccellenze barlettane che vanno dallo studio della strategia di comunicazione alla fornitura di alcuni dei nostri materiali di packaging, per arrivare alla distribuzione. Il nostro prossimo obiettivo sarà coinvolgere le nuove generazioni barlettane che condividono il nostro spirito di intraprendenza ed imprenditorialità.»
Come avete sviluppato lo studio del naming?
«Il nome è stato selezionato dopo un’attenta analisi. Cercavamo un nome che esprimesse la stessa esaltazione del momento presente del nostro vino, che fosse allo stesso tempo semplice da pronunciare e da ricordare. Eppoi esprime il concetto che sia quello che seguirà, a dare valore al momento che stiamo vivendo. Tale concetto è rafforzato dai tre puntini di sospensione (…) che costituiscono il nostro logo. Siamo certi che d’ora in poi ogni volta che pronuncerai la parola “Eppoi” penserai al nostro Brand.»
Perchè pur essendo all’estero avete deciso di lavorare con un prodotto italiano?
«Il motivo risiede nel fatto che ci piace pensare di essere vicini all’Italia in qualche modo. Il nostro Paese ha tanto da offrire e da condividere con il mondo. Spesso siamo abituati a focalizzarci sui suoi difetti e non riusciamo a vedere l’Italia come un contenitore di bellezza e talento. L’Italia è conosciuta nel mondo per l’enogastronomia, la moda e il design. Con Eppoi abbiamo voluto incontrare questi mondi apparentemente distanti tra loro.»
Rispetto per l’ambiente e nuove tendenze enogastronomiche: in che modo il vostro prodotto sposa questi due approcci?
«Eppoi è un prodotto dalla terra e alla terra va la nostra massima cura. Il nostro impegno parte dalla scelta delle materie prime, ottenute esclusivamente da fonte interamente riciclata, come le nostre etichette in fibra di cotone. A tutti i nostri partner viene inoltre richiesto di gestire e ridurre l’impatto delle proprie attività sull’ambiente e il loro operato viene verificato e certificato da enti esterni. L’etica di Eppoi si riflette nei suoi prodotti, dal momento che nessuna sostanza di origine animale viene utilizzata nel processo di produzione, rendendolo a tutti gli effetti un vino vegano.»
Vi manca la vostra terra?
«Ci mancano gli affetti, la famiglia e gli amici. Abbiamo lasciato Barletta quasi un decennio fa, ma il legame è ancora forte e vivo. Abbiamo ricordi indelebili che ci legano alla città e non possiamo dimenticarli.»
Quali sono i vostri progetti o i sogni nel cassetto per il futuro di Eppoi?
«Oggi Eppoi è apprezzato in Italia e in Svizzera, ritagliandosi una fetta di mercato nonostante il momento critico per il settore. Il nostro obiettivo nei prossimi 5 anni è continuare a rafforzare la nostra presenza a livello internazionale fino a renderlo un brand globalmente riconosciuto. Lo faremo attraverso investimenti mirati e l’ampliamento del nostro portafoglio con altre eccellenze italiane. La strada è lunga, ma come il nostro stesso nome suggerisce, guardiamo al futuro con positività.»