Nominato Commissario Provinciale di Forza Italia per la BAT, abbiamo incontrato Marcello Lanotte, ex vicesindaco di Barletta, oggi alquanto critico con l’Amministrazione comunale, come del resto il suo partito di riferimento anche se formalmente in maggioranza.

Il precedente Commissario provinciale, Luigi de Mucci, era di Andria: nuova centralità a Barletta anche nel campo di centrodestra. Certamente c’è la mano del senatore barlettano Dario Damiani.

«Indubbiamente il Senatore Damiani costituisce un punto di riferimento per l’intera Puglia e non solo per la BAT. Io però non ne farei una questione geopolitica, c’è stato un avvicendamento coerente tra giovani che stanno dimostrando amore per il proprio territorio».

Qual è il suo giudizio sulla partecipazione di Forza Italia nel Governo Draghi con una maggioranza così eterogenea politicamente? Proprio come la maggioranza in Consiglio comunale di Barletta, formatasi per altri motivi.

«La partecipazione di Forza Italia al Governo Draghi è stata coraggiosa. È stata la risposta ad una situazione emergenziale che non poteva essere superata autonomamente dalla precedente maggioranza PD e 5stelle, ormai logorata. Per risollevare le piccole e medie imprese, il commercio, la ristorazione, i consumi e fronteggiare la disoccupazione serve un Governo di unità nazionale come questo».

Lei è stato vicesindaco di Cannito, oltre che uno dei costruttori di questa strana “coalizione civica trasversale”, per poi lasciare per candidarsi al il Consiglio regionale, elezione non andata a buon fine. Ora che pensa dell’Amministrazione comunale di Barletta?

«Aspettiamo il responso del TAR Puglia per capire se non è andata a buon fine. Di certo per ora abbiamo il riscontro personale dei cittadini ed i voti a FI pari all’11% dei voti. Quanto all’Amministrazione Cannito, credo che non debba essere io ad esprimere un giudizio di merito. Credo che non lascerà una progettualità a chi l’avvicenderà».

Il gruppo, in Consiglio comunale, che fa riferimento a lei e a Forza Italia, sebbene presente con la denominazione civica di Scelta Popolare, pur sempre in maggioranza non sta risparmiando critiche anche forti all’operato dell’Amministrazione. Sarà perché è rimasta esclusa dalle nomine di Giunta, dopo le sue dimissioni?

«Le critiche dei consiglieri comunali vicini a Forza Italia ed a me non sono infondate. Ad esempio, da maggio smaltire i rifiuti a Barletta costa praticamente il doppio. È doveroso o è polemico chiedere al Sindaco di impegnarsi per interrompere questo salasso che pagano i barlettani? Io credo che sia doveroso, visto che le spese vengono compensate tagliando fondi ai servizi sociali ed alle manutenzioni (mentre le strade a Barletta sembrano sempre più una groviera). Dopodiché, io personalmente ho chiarito fino a settembre a Cannito che non intendevo tornare nella sua amministrazione. Vorrei ricordargli che l’area oggi vicina a Forza Italia gli ha consentito, dopo essere stato sconfitto nel 2013, di fare per la prima volta il Sindaco. Personalmente Gli chiedo solo di adempiere a questa responsabilità perseguendo l’interesse della comunità barlettana».