L’Associazione Settore Cultura e Spettacolo Barletta, sabato 27 marzo p.v. alle ore 17,00, in C.so Vittorio Emanuele, si unirà alla mobilitazione nazionale promossa da Professionisti della cultura e dello spettacolo Emergenza Continua. Insieme a più di 20 piazze italiane per ribadire, dalla base, i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto cultura e spettacolo a fronte della paventata e poi, prevedibile, mancata riapertura del 27. Nella giornata internazionale del Teatro, ad un anno dalla chiusura, un anno senza lavoro per tutti, chiediamo con fermezza un riscontro delle Istituzioni Comunali, Regionali e Nazionali per un confronto reale, la creazione di tavoli operativi di discussione attiva, un piano straordinario progettuale per la stagione estiva.

Abbiamo bisogno che chi ha nelle mani il presente e il futuro di migliaia di lavoratori e lavoratrici conosca il Paese reale con le sue esigenze, le sue richieste e le sue proposte. Tante lavoratrici e tanti lavoratori stanno sopravvivendo a stento con l’elemosina delle misure tampone – completamente insufficienti – adottate dal Governo; mentre molti altri rimangono a mani vuote perché ancora incagliati nelle maglie della burocrazia, in ragione dell’atipicità delle posizioni previdenziali, dei rapporti lavorativi e delle innumerevoli declinazioni dell’intermittenza tra lavoratori subordinati e autonomi, che costituiscono la “normalità” in questo settore. Ribadiamo la necessità della tempestiva convocazione di un Tavolo Interministeriale Permanente che coinvolga lavoratrici e lavoratori del settore spettacolo e cultura, al quale siedano Ministero del Lavoro, Ministero Economia e Finanze e Ministero della Cultura.

E chiediamo, ancora una volta, la presa in carico da parte delle istituzioni competenti delle seguenti urgenti e necessarie richieste:

  • progettazione e realizzazione di tutte le misure, economiche e no, relative ai protocolli di sicurezza, necessarie a garantire una vera e totale ripartenza del settore;
  • riconoscimento dei contributi figurativi per le intere annualità 2020 e 2021 a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del settore;
  • attuazione di una ormai necessaria riforma strutturale, formale e fattuale, del settore che tuteli realmente non solo grandi enti e grandi aziende ma anche e soprattutto lavoratrici e lavoratori;
  • concretizzazione di provvedimenti finalizzati al finanziamento e al sostegno delle piccole e medie realtà che si occupano di spettacolo e di cultura, che ad un anno dal blocco del pubblico spettacolo rischiano di chiudere e di non poter più compiere il loro fondamentale ruolo legato alla cultura di prossimità su tutto il territorio del nostro Paese;

Alla Regione Puglia chiediamo, aderendo anche alle richieste di Arcipelago:

  • Una misura di bonus emergenziale regionale come da richiesta protocollata in dicembre 2020 sul modello virtuoso che altre regioni hanno già da tempo determinato.

Siamo assolutamente critici verso la misura Restart 2021 essendo pensata per partite iva, lavoratori autonomi e/o occasionali e che quindi non soddisfa la gran parte delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto, perlopiù sottoposti al regime di lavoro subordinato. Come già fatto notare all’Assessore Bray e ai dirigenti della regione Puglia, nel confronto avuto del 18 febbraio u.s. la misura Restart 2021 copre solo una fetta di 2000 lavoratori a fronte di una platea di 11.000 lavoratrici e lavoratori pugliesi del comparto spettacolo. E non può essere presentata – come è stato fatto dalla Regione Puglia – come La misura ad hoc per i lavoratori dello spettacolo.

La creazione di tavoli operativi di confronto fra le sigle datoriali, sindacali e di categoria e i coordinamenti anche informali con le Istituzioni e le Agenzie regionali preposte al settore Cultura e Spettacolo, per una più snella e condivisa, orizzontale e reale analisi e soluzione delle criticità strutturali che la pandemia ha solo scoperchiato ma che sussistevano già da prima.

  • La valutazione di un reddito di continuità proposto il Caiwa, il Care intagible work in Apulia (la cura del lavoro immateriale della Cultura e dello Spettacolo pugliesi), una misura di sostegno finanziario che “curi”, appunto, la condizione lavorativa per natura discontinua dei lavoratori dello spettacolo. Un sostegno di continuità come richiesto dalle Ass. di categoria, i Sindacati e i gruppi informali di lavoratrici e lavoratori di Cultura e Spettacolo.
  • La creazione di un Osservatorio regionale per lo spettacolo, trasparente e partecipato che ripensi i meccanismi distributivi e di circuitazione degli spettacoli – a partire dal calendario unico regionale – nella nostra regione.

Al Comune di Barletta, come Associazione settore Cultura e Spettacolo chiedevamo, da Aprile 2020, e chiediamo ancora oggi:

  • Sostegno alla formazione, più volte promesso dal Sindaco stesso e mai arrivato a decine e decine di professioniste e professionisti che operano nel settore della promozione culturale e della formazione ridotti allo stremo delle forze;
  • un piano straordinario di emergenza che accompagni e sostenga tutto il Settore fino a Dicembre 2021, visto che temevamo ed abbiamo, purtroppo, constatato che l’emergenza continua e sarà difficile rialzarsi;
  • Il confronto sui criteri di inclusione per la creazione di un albo dedicato alle associazioni, alle imprese e alle professioniste e ai professionisti della cultura, dello spettacolo e della formazione per regolarizzare i futuri bandi dedicati, perché solo partendo dalla capillare conoscenza delle risorse umane del territorio si possono costruire modalità di sostegno lungimiranti ed inclusive;
  • Partecipazione ai tavoli con Tpp e Direttore Artistico del Teatro Curci;
  • Individuazione e assegnazione di spazi per attività di formazione e pubblico spettacolo.

Per questi motivi, per la dignità di tutte e tutti e per un ordinamento equo, plurale e inclusivo del settore che tuteli realmente lavoratrici e lavoratori, scenderemo in piazza il 27 marzo!