Nella Giornata internazionale del Teatro (27 marzo), anche a Barletta, come altre 20 piazze italiane, tra cui alcune pugliesi, l’Associazione Settore Cultura e Spettacolo-Barletta si è unita alla mobilitazione nazionale dei professionisti dello spettacolo dal vivo. L’emergenza non è ancora cessata, e questo comparto ne paga più di tutti le conseguenze. Oggi, si sarebbero dovuti riaprire i teatri, ma l’evoluzione pandemica non ha reso possibile questa importante coincidenza.

Un’occasione, dunque, per tenere i riflettori accesi su una categoria di lavoratori del comparto cultura e spettacolo, ma anche per tornare a chiedere attenzione da parte delle Istituzioni comunali, regionali e nazionali: si spera di avviare un confronto per la creazione di tavoli operativi di discussione, con un piano progettuale per la stagione estiva.

Purtroppo, anche la burocrazia funge da impedimento per i già troppo modesti contributi governativi per questa categoria di lavoratori. «Ribadiamo la necessità della tempestiva convocazione di un Tavolo Interministeriale Permanente che coinvolga lavoratrici e lavoratori del settore spettacolo e cultura, al quale siedano Ministero del Lavoro, Ministero Economia e Finanze e Ministero della Cultura», chiarisce Michela Diviccaro, rappresentante barlettana dell’Associazione.

La manifestazione ha rispettato rigorosamente il distanziamento tra i partecipanti, secondo le norme anti-Covid; anche l’abbigliamento non era casuale: tutti con un accessorio viola (come i colori della Passione), proprio in questo periodo di Quaresima non si poteva lavorare all’interno dei teatri, rendendo questo un colore inviso al mondo dello spettacolo; è stata l’occasione per tornare a chiedere la presa in carico di alcune urgenti e necessarie richieste:

  • progettazione e realizzazione di tutte le misure, economiche e no, relative ai protocolli di sicurezza, necessarie a garantire una vera e totale ripartenza del settore;
  • riconoscimento dei contributi figurativi per le intere annualità 2020 e 2021 a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del settore;
  • attuazione di una ormai necessaria riforma strutturale, formale e fattuale, del settore che tuteli realmente non solo grandi enti e grandi aziende ma anche e soprattutto lavoratrici e lavoratori;
  • concretizzazione di provvedimenti finalizzati al finanziamento e al sostegno delle piccole e medie realtà che si occupano di spettacolo e di cultura, che ad un anno dal blocco del pubblico spettacolo rischiano di chiudere e di non poter più compiere il loro fondamentale ruolo legato alla cultura di prossimità su tutto il territorio del nostro Paese;

Inoltre, viene richiesta la creazione di un Osservatorio regionale per lo spettacolo, trasparente e partecipato che ripensi i meccanismi distributivi e di circuitazione degli spettacoli, a partire dal calendario unico per quanto riguarda la Puglia. Anche al Comune di Barletta, l’Associazione torna a chiedere forme di sostegno e un piano straordinario di emergenza che accompagni il Settore per tutto l’anno, visto che l’emergenza continuerà ancora per un bel po’. Il gruppo chiede coinvolgimento in tavoli di programmazione con il Teatro Pubblico Pugliese e il Direttore Artistico del Curci.

Per celebrare la Giornata, il Teatro comunale “G. Curci” è stato illuminato. In conclusione, il suono del “Requiem” con l’apposizione di ceri lasciati accesi sulla strada ha segnato la “morte” del Teatro. Speriamo che possa risorgere al più presto.