I partiti Forza Italia, Scelta Popolare e Lealtà e Progresso non sosterranno l’attuale amministrazione Cannito. A comunicarlo i tre referenti politici barlettani Giovanni Ceto, Pierpaolo Grimaldi e Salvatore Lionetti in una nota congiunta. «Poiché nessuno pensa che le sue sventure possano essere attribuite a una sua pochezza, ecco che dovrà individuare un colpevole”. Così sentenziava Umberto Eco nel suo romanzo “Il cimitero di Praga”. Ci viene da dire che mai pensiero fu più appropriato per descrivere la insipienza politica del Sindaco Cannito, che, purtroppo, in questi mesi si appalesa in tutta la sua drammaticità. Già, perché la sua pratica preferita è quella di colpevolizzare altri o scaricandosi di responsabilità oppure affermando di non sapere nulla delle vicende amministrative, che gli creano imbarazzo.

Così è stato per l’inutile acquisto dell’immobile di Via Cialdini, episodio utilizzato per scaricare un assessore che evidentemente esercitava troppo bene il ruolo di controllo ed indirizzo politico, sulla vicenda della Cava in Contrada Pozzelle, sul raddoppio dei costi per lo smaltimento dei rifiuti della nostra Città, sull’Eco centro di Via Leonardo da Vinci e, da ultimo, per l’erigendo centro commerciale ai piedi del nostro Castello.

A proposito, sulla risoluzione dell’annosa problematica del Canale H, posto che secondo i ben informati i finanziamenti sarebbero ormai perduti e che, forse, sono presenti solo sulla carta, il Sindaco cosa ne sa? Ha intenzione, qualora questo chiacchiericcio dovesse corrispondere tristemente al vero, di dire che anche in questo caso non ne sapeva nulla, mentre i suoi assessori rilasciano vacue interviste a destra e a manca?

Non vogliamo scendere nei dettagli per non tediare più di tanto i lettori, ma quelle suddette sono solo alcune, forse le più rilevanti, questioni in cui il Sindaco Cannito ha appalesato di non essere la guida politica che i cittadini immaginavano, tralasciando la assenza assoluta di una visione e un orizzonte di sviluppo certo per Barletta.

Non riteniamo ci competa il vaglio degli aspetti tecnici ed urbanistici delle questioni precitate, ma il giudizio politico è impietoso. E pensare che sarebbe bastato approvare il Piano Urbanistico Generale per evitare tutte queste polemiche. Ma niente, nonostante siano trascorsi oltre due anni dalla definitiva approvazione del DPP (che ricordiamo individuava quel contesto come ambito da tutelare), non si è mosso niente.

E che non si ricorra vittimisticamente al sopraggiunto COVID19 per giustificare il mancato proseguimento dell’iter del PUG. Sarebbe da miserabili, soprattutto tenendo conto che proprio tali attività non possono certo scontare ritardi per la sopraggiunta pandemia.

Noi, i barlettani, le categorie produttive della Città e i cittadini più bisognosi avevano tutti creduto nel progetto Cannito. A distanza di tre anni possiamo dire che, purtroppo, tutte le aspettative sono state tradite dal personaggio Cannito. Lo ricordiamo urlare ad ogni occasione di voler romper gli schemi politici di oltre vent’anni, invece alla prima occasione si è piegato a quel sistema, anzì lo ha alimentato sostenendolo alle elezioni regionali facendo votare per Emiliano, il Pd e altre listarelle satellite. Francamente non volevamo vestisse alcuna casacca, ma ritenevamo che sarebbe dovuto essere equidistante, in ossequio alle sue dichiarazioni di campagna elettorale. Niente, il terrore di non essere più Sindaco deve aver prevalso, e così, come ogni giorno facciamo su Radio2, abbiamo ascoltato solo “il Ruggito del Coniglio”.

Per questo, diciamo alla città, chiaramente e senza infingimenti, che Forza Italia, Scelta Popolare e Lealtà e Progresso non sostengono più l’Amministrazione Cannito e sono pronte a discutere in Consiglio comunale ed alla luce del sole, qualora ci sia convergenza anche delle altre forze politiche, una mozione di sfiducia per porre fine a questa fallimentare esperienza amministrativa che, speriamo, non arrechi ulteriori ed irrimediabili danni alla nostra amata Barletta».