«Provincia Bat inesistente nell’agenda nazionale delle emergenze criminali, non è accettabile l’inadeguato impegno delle istituzioni nazionali nel contrastare l’emergenza denunciata dal procuratore Renato Nitti. Farò quanto nelle mie possibilità affinché la Bat non sia un territorio dimenticato – afferma Filippo Caracciolo, capogruppo PD in Consiglio regionale».
«L’allarme del Procuratore della Repubblica del Tribunale di Trani, Renato Nitti, non può e non deve restare inascoltato. Mi rammarica – afferma Caracciolo – in primis da cittadino, leggere che la Bat è la prima delle 107 province italiane per furti d’auto, con numeri superiori a quelli di Catania, Foggia e Napoli e il doppio dei furti di Roma, in proporzione agli abitanti. Compare inoltre tra le prime 10 province per rapine in abitazione e per estorsioni, al terzo posto nazionale per omicidi volontari, al quarto per i tentati omicidi. Un’analisi lucida e a tratti spietata, che non può lasciarmi indifferente, a tutela di un territorio fatto da uomini e donne che hanno il diritto di vivere e lavorare in sicurezza nella propria terra, ricca di risorse da valorizzare e preservare. Non possiamo più tollerare questo clima di disinteresse nazionale, e non mancherà neanche lo spazio per l’autocritica, per essere “credibili” e “strategici” nel chiedere interventi istituzionali e sociali nazionali. Dobbiamo garantire il futuro di questo territorio, e abbiamo reali possibilità per farlo. I parlamentari del territorio sono nella facoltà di dare un segno tangibile nell’affrontare questa difficile questione».
«Inoltre – prosegue il consigliere regionale- mentre Bari e Foggia hanno le Direzioni distrettuali antimafia, nella Bat mancano tuttora Questura e Comandi provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza. Gli apporti di polizia giudiziaria da Bari e Foggia sono encomiabili ma non bastano, mentre dalle stesse aree confinanti le mafie hanno allungato le mani su una Bat troppo fragile, e proprio in quanto tale depredata anche delle sue proprie, esclusive istituzioni provinciali di contrasto alla criminalità. L’unica voce che può occuparsi esclusivamente della Bat è la Prefettura di Barletta, che Nitti definisce particolarmente sensibile al contrasto della criminalità».
«Non lasceremo – aggiunge Caracciolo – la provincia Bat in perenne debito di ossigeno, dell’ossigeno della sicurezza sociale, della legalità e della tutela delle attività imprenditoriali. Non vogliamo soltanto dar risalto al problema, ma anche elogiare il lavoro delle Forze dell’Ordine che hanno presidiato il territorio, durante questo periodo di pandemia, con gran carico di lavoro, con personale sotto organico e mezzi di servizio obsoleti».
«Per difendere dalle aggressioni il nostro territorio serve sinergia istituzionale, serve la cooperazione tra le parti sociali ma soprattutto occorre che tutti i cittadini facciano la loro parte collaborando con le forze dell’ordine. Solo salvaguardando questi principi – conclude Caracciolo – si valorizzerà il lavoro della magistratura a difesa della legalità e della giustizia sociale che il territorio della BAT merita. Ognuno è chiamato a fare la propria parte».