Parere favorevole dell’Avvocatura Comunale all’annullamento “in autotutela” degli atti autorizzativi che finora erano stati alla base dell’avvio del cantiere LIDL a pochi metri dal Fossato del Castello di Barletta.

Stop ai lavori, dunque un chiaro semaforo rosso sull’autorizzazione del supermercato su quell’area. Arriva, finalmente, il parere dell’organo legale cui il Consiglio comunale aveva deciso di rimettersi, parere che con eccesso di ottimismo era atteso già dalla settimana scorsa; la grande mole di documentazione da esaminare, in parte risalente a circa quarant’anni fa, ha necessitato un impegno maggiore, come ha ricordato il vicesindaco Gennaro Cefola, assessore al Contenzioso, illustrando la decisione questa mattina in conferenza stampa presso Palazzo di Città. Ieri sera, la riunione di maggioranza è stata informata di tale pronunciamento, per cui probabilmente c’è una correlazione con la revoca degli incarichi del dirigente Lamacchia di venerdì scorso.

«La regolarizzazione edilizia del complesso, richiesta e ottenuta tredici anni fa, era subordinata ad una destinazione multipla. I beneficiari del provvedimento chiesero di restringere la destinazione al solo ambito commerciale, ma l’istanza fu rigettata. Col trascorrere dei termini per opporsi, la questione sarebbe dovuta diventare inoppugnabile. Invece, tredici anni dopo, è stata avanzata per la stessa area un’istanza identica ed è stata accolta dal dirigente, nonostante la questione giuridica non fosse delle più comuni e quindi fosse facile incappare in errore». L’Avvocatura non serve solo a rappresentare il Comune in giudizio, ma anche e soprattutto a chiedere consulti sulle questioni più articolate, ma in questo caso il dirigente ha ritenuto, essendo la norma applicabile discrezionalmente, che non era il caso di servirsene (gli uffici tecnici hanno comunque garantito la correttezza degli atti).

La proposta di perequazione avanzata negli scorsi giorni dal Comune all’azienda tedesca, di spostare il cantiere in un’area nella periferia della zona 167, sarà comunque discussa in Consiglio comunale, come ha tenuto a specificare Cannito. «L’azienda, nel corso di queste settimane – ha specificato Cefola – ha sempre mantenuto con il Comune un atteggiamento di leale e rispettosa cooperazione ed ha subito convenuto sull’opportunità di sospendere i lavori». L’azienda potrebbe avanzare un’azione risarcitoria a questo punto, avendo vagliato le stesse carte, ritenendole non incompatibili con l’avvio del cantiere. Quindi, questo potrebbe spingere il Consiglio comunale a confermare la proposta di perequazione, per scongiurare un possibile contenzioso che potrebbe anche risultare dannoso per il Comune.

Alla conferenza ha partecipato in steaming anche il Presidente del Consiglio Sabino Dicataldo, salutando il grande risultato conseguito e ribadendo che questo era l’indirizzo politico desiderato e «Condiviso dal Consiglio comunale».

La conferenza si è conclusa con il ringraziamento «Di tutte le associazioni che sono sempre sentinelle vigili del bene e degli interessi comuni». Il Sindaco ha poi auspicato che questa vicenda possa essere l’anticamera per inaugurare una nuova coscienza che abbia come sbocco «l’acquisizione di quell’area al Patrimonio comunale e la realizzazione del grande Parco del Mare che tutti desideriamo».