“Se poi ti guardassi intorno, vedresti che il nostro mar è pieno di meraviglie, che altro tu vuoi di più?”. E aveva ragione Sebastian, il simpatico granchietto e inseparabile compagno della bella Ariel ne La Sirenetta. Ancora una volta il circolo cittadino di Legambiente Barletta ha voluto regalare ai barlettani un’opportunità: conoscere i tesori sottomarini che popolano il nostro mare, imparare ad amarli, capire che vanno preservati. L’azione è avvenuta nel seno di una giornata, quella di ieri, che si è dipanata in diversi momenti. Alle 8.30 l’appuntamento con i ragazzi del nucleo subacqueo, che hanno effettuato un’immersione di monitoraggio per svelare i tesori subissati dalle nostre acque. La Lega Navale ha dato loro piena disponibilità per potersi cambiare e per poter mettere a punto l’attrezzatura.

«È stata una grande operazione di sensibilizzazione – ha dichiarato il presidente di Legambiente Barletta Raffaele Corvasce –, abbiamo ritenuto opportuno evidenziare le meraviglie che abbiamo sul nostro territorio. Abbiamo avuto la piena disponibilità della Lega Navale, che ha messo a disposizione i mezzi dei propri soci. Ancora una volta lo spettacolo è stato bellissimo». La seconda ma speculare attività della giornata è stata invece quella relativa alla pulizia delle spiagge, che ha coinvolto i volontari, tra cui copiosa è stata la presenza di ragazzi. Oltre ad una quantità poderosa di rifiuti, impressionante è stata la mole di bottiglie di birra disseminate, nonostante la campana di vetro dove poterle trasferire fosse praticamente a pochi passi, dimostrazione che l’inciviltà non può né potrà mai essere il frutto di una necessità, ma è una libera (e sbagliata) scelta.

Tuttavia le speranze sono riposte nelle nuove generazioni, che hanno tutto il tempo di vivere il territorio e capirne il valore. A loro è rivolto il richiamo al dialogo, al confronto, all’educazione. «Quella che stiamo vivendo non è più solo una certezza ma è un’emergenza. Parlare coi ragazzi può essere una mossa vincente, servono tanto lavoro e tanto dialogo. Noi abbiamo dato due segnali forti: il primo attraverso la raccolta delle bottiglie; il secondo mostrando le bellezze di Barletta. Speriamo che questa nostra attività possa essere sempre più proficua».

E a proposito di attività proficue, l’azione di Legambiente Barletta non finisce qui, avendo in serbo un ventaglio inesauribile di attività. Ben presto infatti l’associazione ambientalista affiancherà il circolo di Legambiente Bisceglie in immersioni di monitoraggio; proseguirà inoltre nella riqualificazione del Parco dedicato a Pietro Mennea (imminente il montaggio del canestro da poco ripristinato, si prevede tra domani e dopodomani), dei Giardini Baden Powell e nella salvaguardia delle aree di nidificazione del fratino, dove alcuni esemplari di trampoliere hanno già deposto le prime uova, segno tangibile del loro insediamento nelle nostre aree. «Vogliamo aiutare il territorio – ha concluso Corvasce – per dimostrare le nostre meraviglie, con la speranza che la gente capisca il valore di Barletta e inizi ad apprezzarla di più e a deturparla meno. La dedizione è tanta, ma quando i risultati arrivano, ogni fatica si dimentica perché ne vale la pena». E noi allora, curiosi e un pizzico impazienti, dobbiamo solo aspettare le nuove scoperte “a pochi passi” da noi.

Nell’attesa, prendiamo spunto proprio dal mare: non fermiamoci mai e accarezziamo le nostre rive con ondate d’amore per la terra che ci circonda.

A cura di Carol Serafino