Al Sig. Sindaco del Comune di Barletta, Dr. Cosimo Damiano Cannito
Agli Assessori Dott.ssa Graziana Carbone e Dr. Oronzo Cilli

E p.c.
Al Segretario Generale Dr. Domenico Carlucci
Ai dirigenti Dott.ssa Santa Scommegna, Dr. Michelangelo Nigro,

L’Associazione di categoria “SETTORE CULTURA E SPETTACOLO BARLETTA”, che raccoglie un centinaio di iscritti tra liberi professionisti, artisti, freelancers, associazioni no profit e imprese della cultura, dello spettacolo e della formazione che hanno sede e/o operano a Barletta,

dopo numerose missive, incontri presso la sede comunale e l’occupazione simbolica del Teatro Curci –  subito rientrata, a fronte alla promessa dell’Amministrazione di prendere in carico le nostre richieste –  torna a scrivere per chiedere di chiudere il cerchio su una situazione che non trova, dopo mesi di tentata concertazione, alcuna risposta, umiliando di fatto la nostra categoria.

Questa lettera, non viene inviata per caso, oggi: leggiamo, infatti, l’approvazione e deliberazione del progetto BARLETTA DISFIDA OPERA VIVA, a cura del Direttore Artistico Sergio Maifredi, che prevede la realizzazione di un musical attraverso la creazione della “Grande orchestra popolare della Disfida” per una costo totale di euro 334.590,00 di cui l’impegno del Comune è di euro 140.000,00, cifra per cui è prevista una variazione di bilancio, come si legge nella delibera di riferimento.

Questa scelta appare un affronto alle richieste circostanziate e sofferte della nostra categoria, tanto più perché gran parte del gruppo di lavoro – di cui si legge nella bozza di progetto e sul quale ricadrà il corposo finanziamento – è di fuori Barletta, aspetto che non ci  colpirebbe se si trattasse di nomi di chiara fama del panorama nazionale o internazionale: invece trattasi di professionisti del territorio…un altro, però. L’importante è che non sia il nostro: basta a tal proposito guadare il promo, in cui il narratore mostra un evidente accento settentrionale. Manca, pertanto, fin d’ora anche la supervisione dei prodotti che dovrebbero rappresentarci se è vero che sono strumenti di promozione turistico-culturale di Barletta.

Peraltro il budget, a noi esperti dei settori, appare madornale per la realizzazione di un musical che diventerà un prodotto video; un budget che probabilmente sarà impegnato prevalentemente per la promozione attraverso canali che non ci vedranno coinvolti, con ulteriore “storno” di soldi pubblici della città e del Ministero che dovrebbero invece diventare opportunità di lavoro in ambito territoriale. Specie in questo tragico momento.

Non dimentichiamo che anche l’AFC impone che una gran fetta dei finanziamenti, per la realizzazione dei film sostenuti, venga investita a favore di realtà con sede in regione; e in tutta Italia, da nord a sud, si stanno per promuovere festival d’arte, cultura e spettacolo organizzati da operatori locali.

Tali scelte, quindi, appaiono “scollegate” dalle reali esigenze del territorio oltre che lesive della dignità di noi operatori della città di Barletta che vantiamo – nella maggior parte dei casi – un pedigree analogo se non migliore rispetto a quello prospettato per la realizzazione del musical; salvando – sia ben chiaro –  il direttore artistico, del quale non mettiamo in dubbio professionalità e notorietà.

Inoltre tali affidamenti avverrebbero al di fuori dell’approvazione di un albo di operatori e di un nuovo REGOLAMENTO PER L’EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI PER ATTIVITÀ’ CULTURALI E DI SPETTACOLO, a cui abbiamo contribuito con l’apporto di correttivi (inviati via PEC, come richiesto dall’amministrazione con avviso pubblico), frutto di un lavoro certosino, accompagnato da competenze tecniche, di molti dei nostri associati.

Anche per questo, nessuna risposta e l’incertezza di come si procederà.

Alla luce di quanto scritto, chiediamo, pertanto, oltre che il chiarimento definitivo e urgente di quanto il Comune potrà impegnare per il cartellone estivo e i relativi criteri,  anche l’approvazione del regolamento tenendo conto dei nostri correttivi, prima della messa in campo del “progetto Disfida” per cui si chiede si proceda attraverso la trasparenza degli affidamenti – quelli diretti, gli appalti di servizi, la selezione delle collaborazioni professionali  – e che nessuna attività avvenga attraverso l’uso strumentale del volontariato ma qualsiasi contributo lavorativo sia retribuito.

Si comunica, altresì, che tale lettera sarà inviata, per conoscenza, ai Consiglieri comunali e regionali, diffusa presso gli organi stampa e sottoposta all’attenzione del Ministro Franceschini.