Un incontro finalizzato alla riprogrammazione del IV Piano Sociale di Zona del Comune di Barletta; tale piano è relativo al triennio 2018-2020, ma in sede regionale è stato prorogato anche per l’annualità 2021. Questa mattina, per l’occasione, presso la Sala Rossa del Castello, questo Settore è tornato ad incontrare la cittadinanza e le associazioni interessate “in presenza” dopo l’emergenza COVID.

Sono state presentate le azioni di concertazione finalizzate a sottoscrivere un Piano Operativo per le diverse attività specialistiche con i soggetti del Terzo Settore.

«Andiamo ad illustrare – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali, Marianna Salvemini, ai nostri microfoni – le nostre priorità strategiche: garantire i servizi per l’infanzia i minori e le famiglie; contrastare le povertà e quindi percorso di inclusione sociale attiva. Un’altra priorità strategica sono promuovere la cultura e l’accoglienza promuovendo il welfare d’accesso, perché è fondamentale il canale del welfare d’accesso per incanalare tutti quelli che sono i servizi da predisporre e organizzare. Quindi avere una sorta di hub, di porta d’accesso funzionale è propedeutico ad un assetto organizzativo molto più efficace. Promuovere la presa in carico delle disabilità e delle non autosufficienze e poi prevenire anche qualsiasi forma di maltrattamento e di violenza». Sulla base di queste priorità strategiche, sono stati illustrati i progetti in essere e le novità per i servizi che partiranno quest’anno: tra questi il PIS (pronto intervento sociale), o anche l’ADE (assistenza domiciliare educativa); ci sarà anche l’allargamento di una platea di riferimento riguardante il SISSE (servizio di integrazione scolastica per il sostegno) a partire dal prossimo anno scolastico.

Tra le novità anche la rigenerazione di un centro di immigrazione (Siproimi). Tanti i progetti consolidati, che dunque verranno rinnovati, come il Provi, il dopo di Noi. Presenti in sala alcuni rappresentanti delle più note realtà sociali e associative barlettane, oltre agli impiegati dei servizi sociali del comune, riferimento per quanti si rivolgono a tali uffici durante l’anno.