Candele, rose rosse, lettere e dediche. Così, con un flash mob nato spontaneamente via Whatsapp, la Barletta che non dimentica ha voluto ricordare zio Pino, l’albero secolare abbattuto negli scorsi giorni dopo una battaglia legale durata mesi, ricca di contraddizioni, negligenze e punti d’ombra e conclusa con l’eliminazione di uno dei simboli del verde di via Vittorio Veneto a seguito di una sentenza emessa dal tribunale di Trani. Un’iniziativa partita dal basso, attraverso un silente tam tam che ha portato tanti comuni cittadini a radunarsi nella tarda serata di venerdì alla base del pino. Hanno dato vita a un flash mob studiato per omaggiare simbolicamente la storia di quest’albero secolare.

Chiunque ha potuto contribuire, con un fiore e una candela nel punto in cui giace il tronco ormai tagliato. Un gesto semplice ma carico di significato, che veicola un messaggio di lotta e speranza per un futuro più verde. Al posto di quel pino secolare ora c’è uno spazio vuoto, lo stesso lasciato nei cuori di chi si è battuto perché l’abbattimento non avvenisse. Adesso quelle luci accese su quel tratto di marciapiede restano un monito: a non dimenticare e non fare in modo che via Vittorio Veneto, che oggi ospita anche il cantiere dello stadio Puttilli e quello per l’abbattimento dei passaggi a livello, non diventi la sintesi delle contraddizioni di Barletta.