«Una nomina libera, scevra da condizionamenti ed appetiti politici, che garantisce a Barletta la doverosa indipendenza ed autonomia decisionale». Questo il commento delle forze politiche di Forza Italia, Lega, Lealtà e Progresso, Noi con l’Italia, Democrazia Cristiana e Scelta Popolare dopo il rinnovo dell’Avv. Michele Cianci nel ruolo di Amministratore Unico della BAR.s.a.

CRISI POLITICA, SI DIMETTONO ANCHE CARBONE E SALVEMINI

«A questo punto non resta che fare chiarezza sulle dimissioni degli assessori Passero, Salvemini e Carbone e sul documento firmato dai consiglieri comunali Spinazzola Massimo, Spinazzola Adelaide, Dipaola Giuseppe, Dicorato Ruggiero, Rizzi Pino, Laforgia Vincenzo, Dimonte Luigi.  Già, perché appare paradossale che costoro, pur essendo stati i maggiori protagonisti dei disastri collezionati dall’Amministrazione comunale in quest’ultimo anno, adesso prendano così velocemente le distanze dal Sindaco. E no, troppo comodo! Come dimenticare gli errori sui Centri di raccolta, il costo eccessivo della raccolta dei rifiuti, la gaffe sulla consegna dello stadio, i ritardi dei servizi sociali e tanto altro ancora?!
E ancora, volete prendere in giro i barlettani e negare che la nomina di Cianci e del collegio dei revisori della BAR.s.a. non ha scontentato le vostre aspettative? Potete pure negarlo, mentirete a voi stessi, perché i barlettani hanno capito sia il vostro gioco e sia quello della parte del Partito Democratico nascosto nelle liste Civiche in cui vi siete candidati».
«Come dire, finché avete fatto razzia di nomine, commissioni e dettato al Sindaco anche i tempi per assaporare un caffè, in città non c’erano problemi, mentre adesso, dopo le nomine di cui sopra, Cannito non va più bene.  E che sia chiaro a tutti, ciò che sta accadendo in questi giorni è frutto di scelte scellerate di Cannito, primo responsabile dello sfacelo in cui si trova Barletta. Per ritornare ai Consiglieri comunali dissidenti, li preghiamo di non mandare a casa Cannito tramite un notaio, ma di trovare il coraggio di presentare una loro mozione di sfiducia in Consiglio comunale, perché se ne parli pubblicamente ed alla luce del sole. Sapete perchè ve lo chiediamo? Siamo curiosi di ascoltare la voce di qualcuno di voi, a sostegno di posizioni indifendibili, nonché se Cannito avrà il coraggio di spiegare realmente alla città cosa sta accadendo».