“A distanza di quattro mesi dall’incontro avuto con l’amministrazione, il Comitato di zona 167 torna a chiedere informazioni sulla questione dei centri di raccolta. «Era il 26 marzo scorso quando il sindaco e parte della sua giunta si sono confrontati con noi, seppur accogliendoci con un assembramento contro ogni norma anti-contagio (eravamo zona rossa)», riassume il presidente Giuseppe Dibari.

«Da quell’incontro – ricorda Dibari – seguito in diretta streaming anche dagli oltre 6.000 firmatari della petizione, è emersa, per stessa ammissione del sindaco, l’impossibilità di perseguire la realizzazione del centro comunale di raccolta nell’area attigua alla parrocchia della S.S. Trinità a causa di vincoli urbanistici preesistenti e di cui l’amministrazione non si era avveduta.

Tuttavia, durante questo incontro (molto cordiale, nonostante il tentativo da parte di qualche rappresentante istituzionale di buttarla in caciara), il sindaco, con toni inaspettatamente pacati e concilianti, ha dichiarato che, di lì a poco, avrebbe riconvocato l’incontro per comunicare ai cittadini le nuove determinazioni e per annunciare la nuova area individuata per la costruzione del necessario ed auspicato centro di raccolta nella zona 167. Siamo oramai a fine luglio e quell’annunciato incontro non vi è stato e tantomeno è stato programmato.

Si conferma ancora una volta una totale indifferenza verso le istanze dei cittadini che, contrariamente a ciò che qualcuno potrebbe pensare, non si faranno abbindolare con le solite promesse puntualmente disattese o con “spot” che hanno il sapore di campagna elettorale, risultando per questo ancora più sgradevoli. La clessidra ha sempre meno sabbia, il tempo delle promesse sta scadendo e i barlettani della periferia sono stufi di assistere solo a dichiarazioni vuote, inutili e percepite, piuttosto, come offese alla propria intelligenza.

Auspichiamo, pertanto, che l’amministrazione si svegli dal torpore in cui è piombata e dimostri un minimo di coerenza dando seguito alle parole pronunciate con atti concreti e che i cittadini aspettano»”.