Emmanuele Francavilla nasce a Barletta il 22/11/1917 in via Firenze, 23. Dopo il diploma presso il locale istituto tecnico, il 23 agosto del 1937 si arruola volontario come allievo della Guardia di Finanza presso la ”Legione Allievi” di Trieste. Il 18 novembre 1940 viene imbarcato a Brindisi e inviato col contingente di finanzieri in Albania, con compiti di sorveglianza dei confini e controllo doganale. Allo scoppio della guerra, la Guardia di Finanza aveva funzione di contrastare il mercato nero ed il contrabbando.

Il sacrario militare di Barletta

Guerra d’Albania

Il 7 aprile 1939, l’esercito italiano sbarca sulle coste albanesi con migliaia di soldati: dopo giorni di tensioni e ultimatum, Benito Mussolini ordina l’occupazione del Regno d’Albania, territorio adriatico che considerava strategico. Nelle stesse ore il re albanese Zog I fugge con la famiglia in Grecia. L’Italia mirava al controllo dell’Albania in funzione anti-jugoslava, nell’ambito di un più ampio progetto coloniale. Mussolini ottenne il controllo delle risorse e dell’economia del paese, introducendo l’insegnamento obbligatorio dell’italiano nelle scuole. Insieme all’Etiopia, l’Albania andò a costituire il neonato Impero italiano, che nel 1940 fu la base per il disastroso tentativo di annessione italiana della Grecia. La resistenza partigiana albanese, prevalentemente comunista e nazionalista, fu inizialmente inefficace. Con i progressivi fallimenti dell’occupazione italiana, in seguito poté contare sul malcontento popolare e sulle diserzioni.

Il ponte Penati

Leskovik e la morte di Emmanuele Francavilla

Il paese di Leskovik si trova al confine con la Grecia, dove le truppe italiane erano impegnate in una sanguinosa occupazione. Davanti al paese si apre una vallata, dove i finanzieri dovevano coprire la ritirata della Divisione Alpina “Julia”, respinta dagli attacchi greci. Se la valle fosse caduta nelle mani dei greci, il ripiegamento delle truppe alpine sarebbe stato compromesso.

Coadiuvati da alcune brigate dell’esercito, i finanzieri si posizionarono lungo i costoni della vallata ed iniziarono a respingere le truppe greche che avanzavano, cercando di presidiare il ponte “Penati”, che divideva il confine greco da quello albanese. Fu nei pressi di questo ponte, il 15 gennaio 1942, che Emmanuele fu colpito da un colpo accidentale al torace, che lo uccise sul colpo. 

Dopo ore di combattimento, i finanzieri – rimasti soli a difendere la ritirata – interruppero le operazioni di retroguardia, a causa delle numerose perdite. Le spoglie del finanziere venticinquenne Emmanuele Francavilla riposano nel Sacrario Militare del cimitero di Barletta.

La tomba di Emmanuele Francavilla

Dopo l’8 Settembre 1943, la maggior parte dei finanzieri e soldati italiani presenti in Albania si arrese ai tedeschi, entrando a far parte delle centinaia di migliaia di italiani internati nei campi di concentramento o di lavoro in Germania. L’occupazione dell’Albania termina con un bilancio di quasi 30 mila morti, decine di migliaia di persone deportate nei campi di concentramento, centinaia di villaggi distrutti. Queste conseguenze influirono sui già precari equilibri etnici di una regione, i Balcani, sfociando nella sanguinosa guerra degli anni ’90.

Si ringrazia il Cav. Dott. Michele Grimaldi, direttore dell’Archivio di Stato di Barletta – Trani – Bari.

A seguire, pubblichiamo le liste di soldati barlettani caduti, dispersi, decorati e deceduti per malattia durante la seconda guerra mondiale.

A cura di Tommaso Francavilla

soldati barlettani dispersi nella seconda guerra mondiale

soldati barlettani caduti seconda guerra mondiale

soldati barlettani deceduti per malattia nella seconda guerra mondiale

soldati barlettani decorati nella seconda guerra mondiale