«Sorveglianza temporanea del Trabucco sul braccio di Levante: finalmente c’è l’aggiudicazione del servizio – questa la nota del giornalista Nino Vinella – Dopo poco più di un anno dall’avvenuta ultimazione a luglio 2020 (costo finale euro 72.661,47 oltre Iva 10%), l’amministrazione comunale – sempre con tre assessori dimissionari in meno rispetto alla squadra completa – ha approvato la delibera di giunta n. 146 del 26/08/2021 (pubblicata avantieri) inerente per l’appunto “temporanea sorveglianza e controllo del Trabucco ai fini della salvaguardia del bene storico e culturale del manufatto. Approvazione schema di convenzione per la sorveglianza temporanea del trabucco al soggetto selezionato tramite avviso pubblico”. Ovvero la società “Pandalevante Snc di Antonio Ricatti e c.” risultata la prima nell’apposita graduatoria sulla seconda candidata “Metroklang” appartenente ad un altro ramo della stessa famiglia d’origine.

Nella delibera si riassume tutto l’iter maturato fino ad oggi, specialmente con riferimento all’istanza dello scorso mese di marzo dove il Comune, in qualità di stazione appaltante, ha chiesto in concessione il Trabucco all’Autorità del Sistema Portuale al fine di poterlo destinare a “Museo del mare diffuso”.

Storia che incrocia i lavori da eseguire sul braccio, laddove sempre il Comune con altra istanza sempre dello scorso marzo, in qualità di stazione appaltante ha chiesto in consegna l’area demaniale marittima denominata Diga foranea-Molo di levante, alla Capitaneria di Porto ai fini delle relative opere di riqualificazione.

Così stando le cose, e dopo le numerose (quanto vibranti) proteste pervenute a mezzo stampa nei giorni scorsi da chi scrive e dalla Lega Navale tramite il suo presidente Giuseppe Gammarrota, i tempi si sono ristretti fino all’approvazione. Ma con un dettaglio tutt’altro che secondario: il broker assicurativo interpellato dal Comune per la polizza contro i danni vari ed eventuali “verificate le caratteristiche specifiche dei beni oggetto di copertura assicurative abbiamo riscontrato una indisponibilità del mercato assicurativo ad assumere il rischio. Rischio classificato come non assicurabile. Ne consegue che, contrariamente a quanto stabilito dal punto 3 della determina dirigenziale nr. 1406 del 04.10.2020, l’amministrazione non è in grado di assolvere all’onere di onere di stipulare specifica polizza assicurativa sul manufatto ligneo del Trabucco per coprire i danni da furto, incendio, atti vandalici, eventi naturali o altri danni”.

A carico dell’aggiudicatario del servizio di vigilanza, dunque, lo schema di convenzione da sottoscrivere prevede una lista di obblighi decisamente impegnativa riassumibile in undici punti. E cioè: I. Sorveglianza giornaliera del manufatto, assicurata dai collaboratori dell’esercizio commerciale a gestione familiare ubicato in viale Regina Elena n. 5 denominato “Bar Levante”, durante le ore di apertura dello stesso; II. Installazione di un impianto di video sorveglianza diurna e notturna a raggi infrarossi controllato h24 in remoto da smartphone; III. Creazione di un’area wifi; IV. Controllo iniziale e finale giornaliero per l’accertamento delle condizioni del trabucco anche all’interno del manufatto; V. Pulizia periodica del manufatto in caso di accumulo di polvere, foglie, sabbia, ecc.; VI. Assistenza di primo soccorso in caso di incidenti o danni a persone che transitano sulla diga foranea o vi sostano per motivi istituzionali o di cantiere con attestato regolarmente riconosciuto; VII. Segnalazione alla polizia locale del comune di barletta o altro organo indicato dallo stesso, di ogni situazione di potenziale rischio o di eventuale danno riscontrato sul manufatto ligneo del Trabucco; VIII. Programmazione di una o più giornate al mese (sabato/domenica) organizzate presso il chiosco “bar levante” debitamente concordata ed autorizzata dall’Ente per l’occupazione temporanea dell’area ad uso gratuito, sino al termine della collaborazione per la sorveglianza del Trabucco, dedicate ai bambini/cittadini che intendono ascoltare “I Racconti del Trabucco”, all’aperto senza posti a sedere né sbigliettamento, mettendo a disposizione una voce narrante ed eventuali musicisti cantanti, con servizio luce fornito dalla società “Pandalevante snc di Ricatti Antonio & C” nel rispetto delle vigenti normative di sicurezza e quant’altro previsto per legge; IX. Pulizia e sistemazione dell’area in cui si svolgeranno gli intrattenimenti de “I Racconti del Trabucco”; X. Diffusione de “i racconti del trabucco” utilizzando mass media, pagina facebook, twitter, Instagram, numero dedicato Whatsapp per prenotazioni, distribuzione in alberghi, hotel e B&B di brochure, avvisi, programmi ed informazioni; XI. Programmazione de “i racconti del trabucco” a tutti gli alunni di ogni scuola e grado

E se proprio in questi giorni, a Trani sta avviandosi velocemente a conclusione la rinascita del loro Trabucco ricostruendolo pari pari a com’era settant’anni fa, stessa impresa e stesso progettista di quello realizzato a Barletta nel 2019, dove sta la differenza? Che quello di Trani sarà riedificato su quella zona concessa dal demanio all’attuale proprietario (che lo sta finanziando di tasca propria con mentalità manageriale) e destinato ad attività di educazione alla pesca.

Mentre quello di Barletta, da destinare originariamente a sede del (molto) cosiddetto “Museo diffuso del Mare”, sorge su di una parte del molo di Levante che il Comune si è fatto affidare in concessione pubblica dall’Autorità portuale, senza scopo di lucro, durante l’amministrazione Cascella sotto la spinta emotiva – all’apparenza genuina ma rivelatasi finora effimera e propagandistica – che dalle travi annerite dell’ex storico trabucco (pensate che ve n’erano cinque in tutto il porto barlettano…, con un richiamo nella fiction 2015 “La Freccia del Sud” di Rai Uno dove si vede Pietro Mennea bambino in compagnia della sua amichetta) lo ha fatto risorgere. Ma solo grazie ai contributi regionali strombazzati e relative passerelle di consiglieri e codazzi politici fino all’attuale giunta Cannito.

La conclusione burocratico-amministrativa con l’aggiudicazione del servizio di sorveglianza rappresenta solo la fine di un tempo nel film sul Trabucco barlettano animato con il tam tam sui social a Ferragosto sulla “moda” dei tuffi liberi dal palco del Trabucco la moda fra i giovanissimi di questa estate 2021: una tendenza che ora dovrebbe (dovrà?) trovare un freno definitivo nella vigilanza come descritta».