Sensibilizzare attraverso l’originalità: la barlettana Rossella Piccolo, giovanissima studentessa di Marketing Management presso l’Università degli studi di Foggia, ha saputo coadiuvare questi due aspetti in un progetto di ampie vedute. #iNUDGEBarletta, questo il nome dell’iniziativa, è nato nel seno della tesi di laurea magistrale della nostra concittadina, sotto la preziosa “ala” della Dottoressa Irene Ivoi, prefiggendosi finalità ambiziose.

«Richard Thaler e il suo libro Nudge. La spinta gentile sono stati per me grande fonte di ispirazione, definendo in maniera decisiva il mio percorso extracurriculare – ha riferito Rossella Piccolo – Ho sempre letto tra le sue righe la soluzione: “influenzare a fin di bene gli individui in maniera semplice per ottenere il comportamento desiderato”, utilizzando la scaltrezza della semplicità. Ecco cosa desideravo fare».

La ragazza ha quindi voluto concretare in un impegno fattivo e utile per la comunità le teorie del libro di Thaler in materia di sostenibilità ambientale, provando ad apportare alla città di Eraclio delle migliorie non solo fattuali ma anche e soprattutto di “approccio” al tema, al fine di ovviare ad alcune problematiche pendenti, fra le tante l’abbandono dei rifiuti, detto littering. «Vorrei educare i cittadini – ha proseguito la giovane – in modo che i comportamenti ritenuti socialmente ottimali vengano interiorizzati e fatti propri diventando delle abitudini consolidate, o ancor meglio delle scelte consapevoli, piuttosto che delle azioni compiute sotto minaccia di sanzione che, presumibilmente, smettono di essere attuate nel momento stesso in cui la misura coercitiva dovesse essere rimossa».

Ma in che modo Rossella ha imbastito l’iniziativa? «Ho utilizzato un questionario e domande mirate – ha affermato –  ho potuto “osservare” le opinioni dei cittadini sull’argomento “rifiuti nel centro storico”, cercando di interpretare il divario tra ciò che dicono gli utenti e ciò che realmente fanno, quali fossero le barriere che impediscono ai cittadini di adottare il comportamento desiderato e quali potrebbero essere invece i fattori scatenanti che incoraggerebbero gli stessi ad adottarlo. Dopo aver analizzato i cittadini, è stato necessario monitorare    anche il contesto».

Un impegno portato avanti in modo consustanziale con l’associazione cittadina Retake Barletta, insieme alla quale il 2 settembre 2021 è stata effettuata una prima raccolta indifferenziata per tutto il percorso di analisi. « Dal giorno successivo, grazie anche al supporto e alla partecipazione di SGmetal, sono stati realizzati i nuovi strumenti di raccolta, utilizzando solo materiali di riciclo. Questi, individuati come “piccoli accorgimenti di contesto”, hanno un ruolo fondamentale nel processo decisionale dei cittadini, veicolandolo verso la scelta ed il comportamento migliore».

Cosa è stato realizzato?  «Nello specifico sono stati installati nel centro storico due cestini da basket che, con l’utilizzo del gioco “Provaci anche tu e fai centro!”, incentivano la corretta raccolta differenziata di plastica e carta; due cestini per il vetro illuminati ed evidenziati con impronte verdi sul pavimento realizzate con vernice atossica e ad acqua; cinque  portacicche posizionati in vari punti strategici del percorso (preferibilmente davanti ai luoghi di sosta, quali spazi antistanti   bar e pizzerie) che chiedono ai cittadini di esprimere la loro preferenza su diversi argomenti votando con la loro sigaretta, incentivando così gli stessi a preferire l’utilizzo del portacicche anziché gettarle sul pavimento».

Un progetto d’ampio respiro insomma, che è stato accolto positivamente dai cittadini, partecipi e interessati agli effetti benefici del Nudge Marketing, inteso come forza motrice per un rilancio dell’igiene pubblica. «Mi piacerebbe, a questo punto, che con le PA si potesse iniziare un vero e proprio percorso progettuale – ha concluso Rossella – attraverso il quale, contando sull’utilizzo dei Nudge, si possano studiare nuove soluzioni ed orientare le scelte  dell’Amministrazione verso le attitudini dei suoi cittadini».

 

A cura di Carol Serafino