Donna

Il 21 settembre la Regione Puglia, seconda in Italia e prima nel Sud, ha approvato una legge che ha come obbiettivo la parità salariale fra i generi.

La norma composta da 19 articoli vuole garantire la effettiva applicazione del principio della parità retributiva fra i sessi, contrastare le discriminazioni di genere, promuovere il lavoro femminile autonomo e dipendente, garantire, maggiori servizi tesi a consentire la conciliazione dei tempi vita- lavoro.

Per questo si prevedono incentivi e premialità per le imprese che assumono le donne con contratti stabili e retribuzione adeguata, obblighi per i datori di lavoro e sanzioni per i licenziamenti illegittimi, per la violazione della norma sulla maternità e paternità, per discriminazione e molestie sessuali sul luogo del lavoro.

E’ istituito un elenco di imprese virtuose. Sono previsti percorsi di formazione in materie scientifiche come matematica, informatica, tecnologie, proprio per dare maggiori opportunità Sono introdotti percorsi di rinserimento sociale e lavorativo per le donne vittime di violenza e contributi per imprese ed enti del terzo settore che favoriscono questi percorsi. Ancora presso i centri d’impiego viene istituito” lo Sportello donna”. E’ previsto un protocollo d’intesa con l’Associazione Bancaria italiana che consentirà alle imprese femminili e alle lavoratrici autonome di poter accedere a crediti a tasso agevolati. Ogni anno la Giunta Regionale dovrà presentare una relazione sullo stato di attuazione della normativa. Infine è stata istituita la giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro, il 9 febbraio. In questo giorno ogni anno saranno premiate le aziende che si sono distinte.