Fanno discutere i toni adottati da Barsa, la municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti a Barletta, per sollevare l’attenzione su due emergenze in città: le deiezioni canine e l’abbandono selvaggio dei rifiuti. Evidenziate senza mezzi termini dall’azienda in tre cartelloni 6×3 affissi in città. Uno di questi, in viale Regina Elena, si rivolge direttamente ai proprietari degli amici a 4 zampe. “Barletta è piena di st**zi” (il contenuto è ben comprensibile) il messaggio lanciato, per sottolineare quanto raramente si provveda a ripulire i marciapiedi pubblici dalle deiezioni canine. Un’azione che, a giudicare dall’allarme lanciato da Barsa, è molto sporadica. Tanto da precisare che gli “st*zi sono “quelli che non puliscono le feci dei propri cani”.

Non passa inosservata sui cartelloni affissi in città l’assenza del logo del Comune, rappresentato dopo la caduta della giunta Cannito dal commissario prefettizio Alecci. Che, a quanto appreso da Telesveva, non era direttamente a conoscenza dell’iniziativa. Il progetto era stato sottoposto alla valutazione dell’amministrazione proprio nei giorni precedenti alla sfiducia verso il sindaco Cannito e per evitare rinvii nell’avvio della campagna di comunicazione il simbolo della città è stato occultato, come si evince dai manifesti. Nessun veto da Palazzo di Città per un messaggio che non è isolato. Nell’altra immagine scelta per la campagna di comunicazione, infatti, si vede un salotto allestito nel rivellino del Castello, con una donna su un divano circondato da rifiuti. “Barletta è casa tua – la didascalia che accompagna la foto – se sporchi non sei incivile, sei deficiente”. Immagini e parole che colpiscono. In attesa di capire quanto saranno efficaci, per ora hanno avuto un effetto assicurato: quello di scatenare il dibattito pubblico.