Proviene da molto lontano, da terre oltreoceano, esotiche, “diverse”, in una meravigliosa declinazione di diversità. Parliamo di un minuto esemplare di Lui di Pallas, specie volatile avvistata nella zona umida di Ariscianne, tra Barletta e Trani, da alcuni birdwatcher che erano lì nell’area in fase contemplativa. L’eccezionale evento è stato reso noto dai volontari di Legambiente sulla pagina Facebook di Legambiente Barletta, ricolmi di stupore e di gratificazione. Il simpatico esemplare abita le zone dell’Europa centrale e predilige vivere nelle foreste caratterizzate per di più da conifere della Siberia sudorientale, della Mongolia e della Cina, con un occhio di riguardo per quest’ultima nel periodo invernale, dove alberga lungamente. Un lungo viaggio quello del nostro amico alato, che mai probabilmente aveva osato spingersi così a Sud, o almeno non negli ultimi trent’anni (pare che sia stato solo il sedicesimo avvistamento dal 1992).

«Zone come quella di Ariscianne sono bacini di biodiversità incredibili – ha dichiarato Raffaele Corvasce, presidente del circolo cittadino di Legambiente Barletta –. Sono luoghi che hanno una ricchezza che non riusciamo a comprendere ma che invece andrebbe capita e tutelata. Questo processo di salvaguardia gioverebbe non solo ad un ripristino naturale dei luoghi ma anche ad un processo di loro trasformazione, di riavvio economico, perché se venissero vissuti dai cittadini potrebbero diventare mete attrattive di turismo lento e scoraggiare coloro che solitamente li usano come pattumiera. Spesso siamo miopi e non ce ne rendiamo conto. Abbiamo bisogno di lavorare in sinergia con l’amministrazione per raggiungere questo obiettivo».

Dello stesso avviso anche il geologo Raffaele Lopez, che da sempre lavora gomito a gomito con i volontari di Legambiente per la tutela del nostro ecosistema. «Questo avvistamento mi ha sorpreso – ha dichiarato Lopez –. Il fatto di averlo trovato è sicuramene indicatore di un ambiente naturale che seppur minacciato, tutto sommato ha una buona possibilità di ripresa. Ariscianne è un’importante fonte sorgentizia, dove conglobano acque sia dall’Alta Murgia e sia dal sottosuolo tra Barletta e Trani. Per questa ragione questo ambiente presenta le condizioni ideali per un’area naturalistica di rilievo. Questi avvistamenti fanno ben sperare e per fare in modo che vengano tutelati e valorizzati dobbiamo fare in modo di apprezzarli tutti quanti. Se vogliamo migliorare la nostra vita e il nostro passaggio terreno sulla Terra bisogna imparare ad amare gli ambienti naturali che abbiamo dietro la porta di casa, non solo quelli fuori. Questo potrebbe essere un vero argine al degrado».

 

A cura di Carol Serafino