In riferimento all’emendamento del gruppo ‘ConE’ per la promozione e riconoscimento della lingua dei segni italiana (LIS) e della lingua dei segni italiana tattile (LISt), approvato nella seduta del Consiglio Regionale il 23/24 dicembre scorso, il consigliere regionale Giuseppe Tupputi in qualità di primo firmatario ha indetto per domani 28 dicembre alle ore 10 in via Dellisanti, 30 a Barletta, una conferenza stampa per illustrare i dettagli dell’atto consiliare che scrive una storica pagina politico-amministrativa in tema di inclusione sociale e dei diritti dei cittadini con disabilità sensoriale.

Di seguito la relazione dell’emendamento:

Approvato l’emendamento del gruppo Con-E per la promozione e riconoscimento di LIS e LISt

Il Consiglio regionale ha approvato l’emendamento presentato dal gruppo “Con-E” (primo firmatario il consigliere Giuseppe Tupputi con i colleghi Gianfranco Lopane e Alessandro Leoci) per la promozione del riconoscimento della lingua dei segni italiana. La Regione, cioè, nel rispetto delle scelte individuali e familiari in merito alle modalità di comunicazione, ai percorsi educativi scolastici ed universitari e agli ausili e sistemi tecnologici e didattici utilizzati per il raggiungimento del pieno sviluppo della persona e della sua piena inclusione sociale, riconosce la lingua dei segni italiana (LIS) e ne promuove l’acquisizione, la diffusione, l’uso, insieme alla lingua dei segni italiana tattile (LISt). L’obiettivo è favorire l’inclusione e la partecipazione alla vita collettiva dei cittadini con disabilità sensoriale.

“Oggi il consiglio regionale ha scritto una bella pagina di politica e sono davvero felice dell’approvazione della nostra proposta – afferma il consigliere Giuseppe Tupputi – che va incontro alle fasce più deboli della popolazione e sancisce il diritto che tutti possono, e devono, avere uguali possibilità. Ringrazio anche il collega Peppino Longo per il suo contributo di idee fornitoci durante l’iter di questa nostra iniziativa, con la quale abbiamo voluto colmare un vuoto, e tendere la mano verso una fascia di popolazione pugliese che merita attenzione da parte di tutti, soprattutto da parte della politica”.