Un miraggio? No, la realtà si concretizza con questo passaggio fondamentale: finalmente, dopo un cammino durato quasi un decennio, i lavori per il dragaggio per i fondali dello specchio d’acqua del porto di Barletta hanno una data d’inizio, cioè il prossimo marzo. Questi dovrebbero completarsi entro maggio 2023.

In concreto, i prossimi mesi primaverili si darà attuazione alla cosiddetta BOB (bonifica ordigni bellici), sotto l’egida della Marina Militare, per poi procedere ai lavori di dragaggio veri e propri, non prima però di settembre, cioè al termine della stagione estiva. È quanto scandito questa mattina, in un incontro organizzato presso la sede della Lega Navale di Barletta, dal Presidente dell’Autorità Portuale dell’Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi. Si entra nel vivo di lavori strategici molto attesi, sia dagli operatori del settore che da tutta la cittadinanza, che consentiranno la piena accessibilità al Porto di Barletta anche alle navi di maggiore portata, finora costrette ad attraccare a Bari o Manfredonia. Il raggiungimento di una profondità di 8 metri (le originarie linee batrimetriche), che permetterà l’ingresso a pieno carico nel porto garantendo sicurezza anche a navi da 10 mila tonnellate. L’intervento si estenderà fino a circa 9 ettari, dragando un sedimento di circa 84 mila metri cubi.

Il presidente della Lega Navale, Giuseppe Gammarrota, con i propri soci, vuole rappresentare una realtà protagonista della crescita socio-economica e turistica del nostro porto e dunque del nostro territorio: «Ci auguriamo che i lavori di dragaggio possano interessare anche lo specchio di mare in nostra concessione, non solo per la sicurezza delle imbarcazioni iscritte alla nostra sezione, che spesso rischiano di arenarsi a causa del ridotto pescaggio, ma soprattutto per poter ospitare le numerose barche dei visitatori». Il turismo nautico ha grandi potenzialità, anche visto come punto di partenza per la visita dell’entroterra, della città e di tutto il territorio. «La nostra è anche sede della Federazione Italiana Vela – ha proseguito – e molte barche a vela attendono solo di poter entrare nel porto e attraccare da noi. Per questo vorremmo aprire lo specchio d’acqua qui davanti. Presenteremo alle autorità competenti un progetto».

Molte opere che vanno nel senso della rifunzionalizzazione del Porto sono state avviate in questi anni, a cominciare dall’abbattimento dei silos granai offrendo così più possibilità di crescita e migliorando la percezione visiva di chi arriva a Barletta via mare; questa possibile destinazione turistica delle mini crociere. Inoltre, è stata ricordata dell’opportunità dello spostamento dei serbatoi dei carburanti dell’area portuale, modernizzandoli e rendendoli più sicuri, che stanno seguendo un percorso di fattibilità ministeriale.

«Un miraggio che si concretizza. Purtroppo le opere marittime sono caratterizzate, per motivi ambientali, da norme che cambiano continuamente – ha dichiarato il senatore barlettano Dario Damiani (FI) – per questo c’è stato un percorso di quasi 10 anni, tuttavia si sono susseguiti diversi risultati, che adesso con 25milioni di finanziamento (ndr, tra quelli regionali e i 20 milioni del PNRR) possiamo concludere attraverso le operazioni di dragaggio e successivamente con l’allungamento dei moli foranei».

Il consigliere regionale del PD, Filippo Caracciolo, ha proposto un’importante riflessione sulla credibilità della politica e delle Istituzioni, che invece oggi segnano un punto grazie alla collaborazione di vari livelli istituzionali e di rappresentanza, rendendo realizzabile un tema troppo a lungo solo decantato.

L’intervento del Commissario Prefettizio, Francesco Alecci, ha garantito il proprio impegno per il compimento dei lavori di camminamento sul braccio di Levante per raggiungere il Trabucco, con l’illuminazione e rifacimento della pavimentazione, lavori già finanziati dalla stessa Autorità Portuale con 600mila euro, siglate in un protocollo d’intesa orma venti mesi fa. «Vogliamo passare dalle parole ai fatti – ha chiarito il commissario – ora siamo nella fase in cui si conclude una manifestazione di interesse richiesta ai professionisti locali, così potremo passare dalla fase della definizione, diciamo ideale del progetto, ad una fase di progettazione definitiva ed esecutiva che si concluderà il 4 febbraio prossimo. Poi nei successivi quarantacinque giorni bisognerà realizzare il progetto esecutivo»; successivamente il progetto sarà valutato dall’Autorità portuale, come confermatoci dallo stesso Patroni Griffi. Dunque, la realizzazione non avverrà prima del 2023 verosimilmente.

Presente anche il Comandante del Porto di Barletta, Capitano di Fregata Daniele Salvatore Governale.