Con propria nota inviata con PEC, Archeoclub d’Italia Associazione di Promozione Sociale Sede Storica di Canne della Battaglia Barletta, ha interessato il Commissario straordinario in Comune, dott. Francesco Alecci, sulla situazione venutasi ripetutamente a creare in questi giorni di Carnevale a causa della perdurante e perseverante abitudine connessa all’uso delle cosiddette “stelle filanti spray”.

Con ampia e documentata galleria fotografica ripresa nelle ultime ore, Archeoclub ha scritto “che, destando notevole disappunto nella Cittadinanza anche via social, suscita un più che giustificato allarme causa la mancata adozione dei provvedimenti ritenuti necessari a tutela, oltre che della pubblica salute, anche e soprattutto dei beni monumentali nella specifica sfera di competenza.

Sotto attacco sono ancora in questi giorni in maniera visibile il Colosso bronzeo della statua bizantina di Eraclio lungo Corso Vittorio Emanuele, sottoposto a preciso vincolo da parte della Soprintendenza e pertanto oggetto nel corso degli anni di più restauri scientificamente rilevanti nonché oltremodo costosi sotto il profilo tecnico-amministrativo per impiego di materiali protettivi antinvecchiamento e qualificate risorse umane specializzate, come in forma meno visibile ma altrettanto invasiva sulle pareti della Basilica del Santo Sepolcro rimanendo antiestetica e riteniamo dannosa per la pietra”.

Tutto ciò premesso, e avvalendosi della proprie prerogative nel campo del Volontariato di servizio per i beni culturali, Archeoclub d’Italia ha richiesto al Commissario straordinario l’adozione delle seguenti misure:

–              informativa da parte del Comune di Barletta alla competente Soprintendenza, previo sopralluogo da parte della Polizia Locale con proprio report fotografico ufficiale, di quanto sopra denunciato a danno del Colosso e delle pareti della Basilica del Santo Sepolcro;

–      vigilanza specifica sulla vendita delle bombolette per le cosiddette “stelle filanti spray” mediante apposita ordinanza che ne vieti la distribuzione in considerazione del potenziale pericolo per composizione chimica specie a carico dei minori.

Già nei giorni scorsi era stata informalmente interessata la Barsa che, trattandosi di bene culturale soggetto a vincolo per conservazione e salvaguardia, ha ritenuto opportuno attendere ordini o permessi superiori da parte delle competenti Autorità prima di procedere sull’onda dell’emergenza ed evitando l’impiego di procedure difformi da quelle tecnicamente idonee a proteggere il monumento.