Passa la linea Emiliano, cioè la proposta del Presidente della Regione Puglia di allargare gli steccati della coalizione progressista, in vista delle prossime Amministrative di primavera anche a Barletta. Così, le forze “democratiche” e “moderate”, anche di centrodestra, sono chiamate a correre insieme per il governo della Città della Disfida, proprio come aveva preannunciato l’impostazione della segreteria del PD Barlettano con un comunicato di Rosa Cascella nei giorni scorsi.
Una linea, insomma, che cercherà di scardinare il centrodestra includendone alcune parti in un progetto di “responsabilità per la città”. Probabilmente ciò è dovuto alla constatazione che il Partito Democratico o il Centrodestra da soli non riuscirebbero a vincere.
Ieri sera, presso la sede barlettana del PD, alla presenza del segretario regionale Michele Lacarra e della senatrice barlettana Assuntela Messina, il Direttivo del Partito ha accolto l’idea con la speranza di far tornare il principale partito progressista forza trainante con un programma politico fatto di pochi punti nevralgici e decisivi per Barletta.
Tenteranno, attraverso questa coalizione di responsabilità, di ricostruire l’humus politico e amministrativo perso dal centrosinistra nel 2018 con l’elezione di Cannito.
Inoltre, il M5S aveva già espresso “la volontà di un confronto con le forze politiche di centro sinistra con cui, sin dal primo momento, si è condiviso il percorso di opposizione alla precedente amministrazione”. Tra i principali esponenti coinvolti del centrodestra, ci sarebbero Marcello Lanotte e Pierpaolo Grimaldi, che parteciperebbero con delle liste civiche, nel mentre, si continuerà a ragionare anche con altri nomi della destra. Non si rischia di creare quella confusa “macchina da guerra” simile al calderone dell’ex maggioranza di Cannito? Non ci sono ancora nomi che riguardano il candidato sindaco, che a questo punto dovrà essere condiviso da queste tante e diverse forze. Ovvio che il PD si trova con il boccino in mano e probabilmente riuscirà anche a proporre un proprio nome. La serata di ieri è stata condita da una forma di opposizione di Ruggiero Mennea, che già si era espresso sfavorevolmente all’ingresso di Rocco Palese nella Giunta regionale dello stesso Emiliano. Si apre questo tavolo di confronto, vedremo quale sarà la parola finale, intanto il PD e il consigliere regionale Filippo Caracciolo in particolare, mantiene il timone della situazione.