Gli accadimenti bellici in territorio ucraino impongono alle Istituzioni nazionali un impegno umanitario per fronteggiare il prevedibile afflusso di profughi provenienti dai territori teatro del conflitto. Sulla base del Decreto Legge n. 16 del 28 Febbraio 2022 (“Ulteriori misure urgenti per la crisi in Ucraina”) e d’intesa con le disposizioni emanate dalla Prefettura di Barletta Andria Trani sono state definite dall’Ente civico le modalità per gestire il sistema di accoglienza e sostegno in ambito locale.

Organica a quanto disposto in termini di risorse da parte del Ministero dell’Interno, che amplia i servizi già attivi nell’ambito della rete dei Centri Temporanei di Accoglienza (CAS) e del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI), l’Amministrazione comunale sta raccogliendo la formale disponibilità di gestori e proprietari di strutture alberghiere e ricettive ad ospitare temporaneamente i Cittadini ucraini. Identico appello rivolge, in generale, a chiunque volesse rendersi disponibile a cedere un alloggio oppure ad ospitare nuclei familiari, persone singole, minori. Al fine di valutare congruamente le proposte, si chiede, nel candidare la propria disponibilità, di specificare dati di contatto (cellulare, e-mail), indirizzo dell’alloggio e composizione dello stesso (numero di stanze, servizi igienici, presenza della cucina), eventuali servizi aggiuntivi, costi per alloggio e/o persona, partita IVA. Per maggiori informazioni sono a disposizione gli uffici del Segretariato Sociale dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 11.30 e il martedì e il giovedì dalle ore 15 alle 17. Il personale risponde ai numeri 0883 516743/758/734, 3512444060 e 3512454642. E-mail [email protected]. Per segnalazioni di urgenze è attivo 24 ore su 24 il servizio di Pronto Intervento Sociale al numero verde 800174272.

Per fronteggiare eventuali arrivi improvvisi sono state invece individuate, quali strutture comunali idonee ad ospitare i rifugiati, il vecchio Palazzetto dello Sport o la tensostruttura ubicata presso l’impianto sportivo “Manzi Chiapulin”, essendo il “Pala Disfida” destinato ad hub vaccinale. Si sta creando inoltre una collaborazione con l’ASL BAT per predisporre un servizio di mediazione linguistico-culturale indispensabile per garantire la comprensione dei pazienti in carico e, di conseguenza, il loro corretto inquadramento diagnostico. Infine, si è provveduto ad avviare le procedure per implementare, di quindici nuovi posti, la capacità di accoglienza di una Comunità onlus ed è stata già acquisita, da parte di cinque Associazioni di volontariato tra tutte quelle interpellate, la disponibilità a collaborare immediatamente nella gestione delle operazioni di solidale prima accoglienza e assistenza. Le misure poste in essere dall’Ente civico saranno progressivamente modulate in relazione all’evolversi dell’emergenza in corso.