“Questa potrebbe essere un’ottima occasione affinchè i giardini di Villa Bonelli possano essere riconvertiti come centri all’aperto di attività culturale e di accessibilità ad eventi artistici, musicali e sociali in collaborazione con scuole e associazioni prevedendo visite mirate per fare cultura riavvicinando gli anziani e pensionati, che da diversi mesi non hanno più frequentato i giardini a causa dell’emergenza Covid”. Così il segretario generale dello Spi Cgil Bat, Felice Pelagio e il segretario generale della Cgil Bat, Michele Valente commentano la notizia della richiesta di finanziamento di un progetto che riguarda il verde di Villa Bonelli per un contributo pari a 2 milioni di euro attingendo dai finanziamenti del Pnrr.

“È questa una delle tante opportunità per rimettere nelle condizioni e sostenere il verde nella città di Barletta e dare finalmente progettualità ai giardini della villa Bonelli. Ci auguriamo che vada a buon fine perché quel verde possa ritornare a fiorire. Tante sono state le sollecitazioni, attraverso i comunicati stampa, in cui la Lega di Barletta e lo Spi Bat hanno invitato le precedenti amministrazioni ad avere una maggiore attenzione per questa struttura nella gestione, nel controllo e nella organizzazione manutentiva del verde. Denunciando la scarsa illuminazione e la modifica dell’orario al pubblico, considerata la chiusura anticipata dei giardini, durante le giornate estive, che ospitavano i tanti anziani e pensionati che frequentano la villa Bonelli. Ma non siamo stati mai ascoltati. Speriamo che sia la volta buona. Siamo in campo anche con un progetto di iniziativa comunale “Mille Alberi per Barletta” che prevede appunto la piantumazione di 1000 alberi, promossa dal commissario straordinario, con il coinvolgimento della comunità locale, prontamente sostenuta, con richiesta ufficiale, dalla Cgil provinciale e dallo Spi Bat che contribuiranno all’acquisto e alla piantumazione di 50 alberi”, fanno sapere Pelagio e Valente.

“L’obiettivo del nostro sindacato è quello di voler risalire la classifica del verde che si presenta desolante delle nostre città capoluogo della Bat, concentrando l’attenzione non solo sui giardini, sia pubblici che privati, ma anche sugli orti urbani, considerati ultimi dall’ISTAT, sfatando la situazione dell’abbandono di spazi verdi. Serve avere invece un maggiore impatto ambientale ed ecologico aumentando il verde pubblico. Dobbiamo modificare la situazione nel territorio continuando ad investire su orti e giardini perché rappresentano anche dei veri e propri centri di aggregazione sociale. Riteniamo di condividere queste iniziative sul tema dell’ambiente, nel favorire un atteggiamento che miri a creare spazi verdi che vengono messi a disposizione dei cittadini, come un impegno costante nel riposizionare le diverse aeree del territorio, aree urbane, pedonali ed infrastrutturali che necessitano di verde pubblico. Questo significa essere attenti all’ambiente in cui viviamo poiché la sostenibilità ambientale ha un ruolo cruciale nel futuro del territorio”, concludono Spi e Cgil.