Caro Alberto Angela, ho seguito con tantissimi altri la Tua trasmissione di ieri sera per “Ulisse il piacere della scoperta” in cui hai presentato a tutta Italia la Parigi della Belle Epoque e degli Impressionisti.

Nella bellissima narrazione che ci ha tenuto incatenati col fiato sospeso davanti al televisore fino a mezzanotte, noi di Barletta ci aspettavamo da un momento all’altro, da un Tuo commento alla successiva notizia, che ci parlassi di Giuseppe De Nittis: in quegli stessi luoghi, in quella stessa epoca, in quello stesso mondo, con quegli stessi personaggi, in quelle stesse situazioni…

E invece no. Domanda: hai “toppato” proprio Tu su questo aspetto oppure hai seguito una linea editoriale e giornalistica da eccellente divulgatore quale Tu sei senza il dovuto (e indispensabile) bagaglio di conoscenze?

Io credo di no. Fra delusione e rabbia, fra scontento e voglia di reagire, penso piuttosto all’ennesima brutta figura di chi ci amministra e, fra questi, di chi in questa campagna elettorale ha la pretesa di candidarsi a sindaco dopo decenni da dirigente alla cultura ed eminenza (nemmeno tanto grigia) di un settore vitale per l’educazione e, alla ripresa post pandemia, dell’economia e del turismo.

Si, parlo proprio della dottoressa Santa Scommegna e del critico d’arte professor Roberto Miracco, scritturato dalla medesima quale supervisore della collezione denittisiana a Palazzo della Marra nella civica Pinacoteca.

Dopo l’ennesimo e costoso allestimento, dopo aver prodotto un ennesimo e costoso catalogo, dopo aver evidentemente utilizzato tutto questo quale trampolino di lancio della candidatura appoggiata dal presidente della Regione Puglia e da tutto uno schieramento di centrosinistra, dopo i suoi trascorsi da supermegadirigente ai beni e servizi culturali della nostra Città, tutti noi Barlettani ci aspettavamo che proprio Alberto Angela fosse stato adeguatamente informato e ne tenesse conto.

Macché!

Caro Alberto, Tu che Barletta la conosci bene e dove Ti abbiamo ospitato per il racconto della Disfida nella Cantina ed a Canne della Battaglia per Annibale, proprio a Te chiedo di rimediare e di darci la soddisfazione. Anzi, più che a noi, soddisfazione e riconoscimento a Giuseppe De Nittis e, per lui, a sua moglie Léontine senza la quale non avremmo la donazione e le opere in esposizione qui a Barletta come “biglietto da visita” per il nostro Turismo…

Ti aspettiamo. Grazie!

Nino Vinella, giornalista