Avviato il percorso che riporterà lo storico ex Palazzo delle Poste di Barletta in mano pubblica, quale sede di Archivio di Stato. Lo annuncia il senatore di Forza Italia Dario Damiani dopo aver seguito in prima persona l’intero iter, che oggi raggiunge un traguardo importante con la bollinatura del decreto interministeriale Mic-Mef che sancisce la possibilità di procedere all’acquisto di immobili da adibire a sedi di Archivi di Stato.

Ma ripercorriamo le tappe di questo percorso, che consentirà alla città di Barletta di riappropriarsi di un edificio tanto amato ma purtroppo negli ultimi anni anche oggetto di polemica. «Tutto ha avuto inizio con la previsione in manovra finanziaria di risorse pari a 100 milioni di euro fra il 2022 e il 2025, fortemente sostenuta da Forza Italia, destinate proprio alla riqualificazione e all’acquisto di immobili da parte del Ministero della Cultura, da adibire a sedi degli Archivi di Stato – spiega il senatore Damiani -. Cogliendo questa preziosa opportunità, l’Archivio di Stato del nostro territorio, nella persona del suo Direttore Michele Grimaldi, si è attivato per la necessaria interlocuzione con il proprietario privato dell’ex Palazzo Poste, al fine di conoscerne le intenzioni in merito alla possibile vendita, nonché il prezzo.

Acquisita la disponibilità del proprietario alla cessione e inviata la relativa documentazione al Mic, dalla pubblicazione odierna del decreto apprendiamo che la proposta di Barletta è tra le uniche due prese in considerazione per l’acquisto pubblico. Dopo la doverosa valutazione di congruità della richiesta economica, il Mic procederà a concludere l’acquisto e l’immobile tornerà pubblico per essere destinato a sede di Archivio.

Ritengo sia una notizia di straordinaria importanza per la città di Barletta, che si riappropria di un palazzo segnato da una vicenda storica tragica che merita di essere salvaguardata nel tempo. Migliore soluzione credo proprio non ci potesse essere, un connubio ideale quello fra il contenuto, l’Archivio di Stato, e il contenitore, lo storico ex Palazzo Poste», conclude il senatore Damiani.