Sono anni che riportiamo la problematica a diverse istituzioni locali (anche in maniera formale per iscritto), ma adesso sembra proprio che ci venga offerta l’occasione perfetta: guai a farsela scappare! Ci riferiamo all’abbattimento delle barriere architettoniche, in particolare del Castello di Barletta, per cui parliamo di una sorta di “illegalità”, visto che la fruizione degli spazi pubblici ivi adibiti non è consentita a tutti.

Certamente, è noto come il Museo Civico sorge al primo piano, dopo una ripida scalinata; la biblioteca comunale non consente l’accesso alla sala lettura che si trova al piano superiore; i sotterranei, favoloso spazio espositivo, sono accessibili soltanto con un’impraticabile giro dal fossato, per cui tra l’altro si sono spesso verificate difficoltà tecniche al montascale presente. Oltre all’impossibilità di apprezzare le straordinarie vedute della città e del mare, come tutti, per i disabili in carrozzina, per le mamme con passeggini o per chiunque abbia un temporaneo problema di deambulazione.

Ma come era chiaro, l’Unione Europea che ha sempre visto più lungo rispetto alla nostra realtà cittadina offre l’opportunità di cospicui finanziamenti del PNRR; infatti con l’Avviso Pubblico del Ministero della Cultura del 12/05/2022 si finanziano, con oltre 7,5 milioni di euro in totale, a cui è possibile aggiungerne altri da enti locali, delle proposte progettuali di interventi per “la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali dei musei e luoghi della cultura”, rispondendo alla “Misura 1” della “Missione 1”. La fruizione aumentata è un tema strategicamente importante, su cui si basa questo bando, evidenziando le potenzialità, anche in termini di attrattività turistica delle nostre ricchezze culturali. Necessario allegare alla proposta progettuale il famoso Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche (P.E.B.A.), di cui Barletta si è attrezzata durante la passata Amministrazione.

La soluzione sarebbe quella di un unico ascensore, per poter raggiungere I vari livelli del castello. In queste ore, ad evidenziare il tema sui social si è aggiunta la voce di Carmine Doronzo, già consigliere comunale e oggi candidato sindaco, chiedendo al Commissario prefettizio di candidare al bando in questione tale sito.