Si è parlato di Xylella, di ulivi, di storia ma soprattutto di comunicazione di una emergenza fitosanitaria che sta cambiando profondamente il volto della Puglia soprattutto del Salento. Un evento formativo organizzato dal Circolo della Stampa BAT con il fondamentale coinvolgimento dell’Ordine dei Giornalisti e che ha riportato nella sesta provincia incontri in presenza dopo lo stop forzato a causa della pandemia da Covid-19. Un momento di confronto, di studio, di aggiornamento di una situazione grave che ha già provocato la distruzione di circa 10mila piante di ulivi sui 60milioni di arbusti presenti in Puglia e la perdita nel solo Salento di circa 30mila posti di lavoro come ha stimato Confragricoltura Puglia.
Un problema, quello della Xylella, affrontato da un punto di vista scientifico ed in cui la rapidità nell’esecuzione delle misure di contenimento è l’unico vero metodo per il contrasto al batterio killer degli ulivi. Circa 200mila i campioni di piante raccolti dall’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia come spiegato dal direttore Salvatore Infantino. Ben 42, invece, i ricorsi pendenti al Tar sull’eradicazione degli ulivi infetti. Un problema questo che rischia di far perdere tempo prezioso per evitare che la Xylella continui la sua corsa e coinvolga anche il nord barese.