Con 24 ore di anticipo, ieri sera presso al cinema Paolillo, si è conclusa ufficialmente la campagna elettorale di Santa Scommegna, candidata a Sindaco per la coalizione trainata dal Partito Democratico. Un incontro che ha visto accanto all’ex dirigente comunale, oggi candidata, tutte le forze politiche della coalizione (Scommegna Sindaco, Emiliano Sindaco di Puglia, Cantiere Puglia per Barletta, Barletta Popolare, Con Barletta, PD).

Soprattutto sottolineiamo la partecipazione del governatore pugliese, Michele Emiliano, grande sostenitore della coalizione, anche per la presenza nella stessa delle liste civiche che fanno direttamente riferimento a lui; in realtà, ha svolto un’analisi politica, più che un vero e proprio comizio, soffermandosi sull’importante lavoro di “rammendo”, necessario in questa città dopo gli ultimi anni, «Siamo a un passo dal vincere al primo turno», ha dato così la carica per queste ultime ore di campagna elettorale. Si è soffermato a riflettere sulle scelte degli altri competitor: in primis Cannito che, secondo Emiliano, ha dovuto lasciare la propria “casa politica” e ideologica, abbracciando nuove realtà distanti dal proprio modo di vedere, spinto soltanto da un’insensata voglia di rivalsa personale. Tema ripreso anche dalla stessa Scommegna, che ha parlato di «voglia di vendetta» per cui l’ex sindaco si è lanciato in una corsa dai toni a tratti eccessivi.

Con riferimento alla candidatura di Carmine Doronzo, Emiliano ha parlato di “errore politico gravissimo”, perché avrebbe allontanato alcune delle forze che naturalmente fanno parte dell’area progressista come il partito a cui lo stesso Carmine appartiene, cioè Sinistra Italiana. Pare che il suo partito fosse più propenso alla corsa con Santa ma, a quanto riferito da Emiliano, lo stesso Doronzo si sarebbe impuntato spinto da un eccessiva voglia di protagonismo. L’invito al voto disgiunto è riferito ai possibili elettori delle liste di Carmine, per porre rimedio a questo “errore”. Non è lo stesso voto disgiunto di cui ha parlato Cannito: «Non è un voto che finge di essere a sinistra e va a destra, ma che resta nell’ambito progressista […] Su Santa, Carmine non ha avuto argomenti per attaccarla, perché in realtà lui la stima e lo ha sempre fatto e io questo lo so. Inoltre, penso che Santa lo accoglierebbe a braccia aperte». Riguardo alla mancata alleanza con il M5S, come già accade in Regione, Emiliano ha ironicamente ricordato che i pentastellati hanno “dei loro tempi” per raggiungere una dimensione del reale e dunque ipotizzare un’alleanza.

Ci sono state diverse parole chiave lungo la serata: una fra tutte è stata quella di “visione”; su questo tema, che dovrebbe sempre contraddistinguere la politica di un Ente, è spesso stata rimbrottata di non averne la passata Amministrazione di Cannito. Inoltre, importante la collaborazione istituzionale che deve collegare il Comune ad ogni livello, con i comuni vicini, con la Provincia, la Regione, il Paese. Di questo hanno parlato, nei loro brevi interventi di supporto alla candidatura della Scommegna, sia il Presidente della provincia BAT, Bernardo Lodispoto, che il sindaco di Andria, Giovanna Bruno. Lodispoto ha detto: «Ho bisogno di Santa in Provincia per rilanciare il territorio della BAT»; infatti necessaria la stretta collaborazione tra i comuni per questo ente politico, cui pare che si siano presentate alcune difficoltà con Cannito. L’esperienza della sfilata di Gucci, realizzatasi pochi giorni fa a Castel del Monte è stata utile per tutto il territorio, ha ricordato la Bruno: «Non si amministra da soli», riferendosi sempre alle difficili collaborazioni con Barletta negli ultimi tempi.

La sen. Assuntela Messina, Sottosegretario del Governo, torna sul concetto di come la “filiera istituzionale” sia a fianco della Scommegna: «Necessario svegliarsi dal torpore in cui la città è caduta negli ultimi anni, a causa della mancanza di una visione per cui adesso ci sentiamo indietro. Dobbiamo ricostruire una città ferita, che si sente isolata dal proprio contesto territoriale. Dobbiamo correre verso il futuro e non aspettare che arrivi, dare la possibilità alla città di svilupparsi con i principi della democrazia partecipata e della solidarietà». Interessante il riferimento al concetto delle “ricuciture” di Renzo Piano, applicato al territorio, cioè riallacciare il centro con le periferie.

Le conclusioni sono state, come è giusto che fosse, di Santa Scommegna, rilanciando il proprio programma elettorale “creare comunità”. La serata è stata animata da Antonio Sornaiolo.