Tentativi di riunificazione in atto nel centrosinistra di Barletta che domenica 26 giugno affronterà al ballottaggio il centrodestra guidato dal candidato sindaco Mino Cannito. Le diplomazie sono al lavoro per giungere ad un apparentamento tra la coalizione di Santa Scommegna e le liste che al primo turno hanno sostenuto Carmine Doronzo. I tempi sono stringenti: domani è l’ultimo giorno utile per poter siglare ufficialmente un’intesa tra le parti. L’apertura è arrivata da Doronzo, terzo classificato al primo turno con quasi 9mila preferenze, e dunque escluso dal ballottaggio. “Siamo disponibili a parlare con i candidati che si affronteranno il 26 giugno – ha spiegato – ma a delle precise condizioni, per noi inderogabili”. Doronzo chiede che il suo programma elettorale diventi parte integrante delle linee di mandato, la nomina di assessori di alto profilo, lo stop ai transfughi che passano da destra a sinistra, l’approvazione entro un anno del Piano Urbanistico Generale, del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e del Piano delle Coste, l’avvio di un piano straordinario per il rifacimento delle strade, per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per la creazione di nuove aree verdi, scelte coraggiose nella gestione della cultura, interventi risolutivi delle emergenze ambientali, selezioni pubbliche per i vertici della Barsa, massima priorità alla riapertura dello stadio Puttili e delle altre strutture sportive. “Solo partendo da questi punti fermi – conclude Doronzo – siamo disponibili ad un dialogo”. La candidata sindaco Santa Scommegna, al primo turno indietro di 2700 preferenze rispetto a Cannito, ha aperto subito al confronto per provare ad arrivare uniti all’appuntamento del ballottaggio. In caso di apparentamento e di vittoria il 26 giugno, la coalizione di Doronzo eleggerebbe in maggioranza almeno 4 consiglieri comunali, secondo alcune intrepretazioni della legge elettorale anche 5. Rimanendo all’opposizione, invece, gli eletti sarebbero soltanto due. Cannito, dal canto suo, ha invitato Doronzo a mantenersi equidistante tra le parti. “La nostra mission è comune – ha spiegato l’ex sindaco – ed è quella di liberare Barletta da chi è interessato solo al potere e in passato ha mandato a casa più di un’amministrazione”. Le trattative sono in corso, entro domani il responso finale.