Rosa Cascella
Rosa Cascella

«Comprensibile il pessimo umore del consigliere Mennea e ci dispiace, con questo intervento, dover mettere il coltello nella piaga. Purtroppo i rappresentanti storici dell’area Mennea, candidati nel centrodestra di Cannito nella lista “Amico”, hanno fatto una pessima figura non andando oltre le 300 preferenze e mancando clamorosamente l’elezione in consiglio. Non solo. Il Partito Democratico, senza Mennea, è tornato ad essere la prima forza politica in città. Capiamo l’imbarazzo del nostro consigliere regionale, costretto a lanciarsi in analisi del voto di una pochezza e superficialità disarmanti, lì dove elezioni e contesti completamente differenti non possono essere messi a confronto. Seguendo la logica fuorviante di Mennea, dovremmo considerare un risultato disastroso le sue 1000 preferenze raccolte alle elezioni comunali di Barletta del 2018 se messe a paragone delle 3000 ricevute nella stessa città alle regionali del 2020. O qualcuno potrebbe ricordare che alle prime elezioni provinciali della Bat il PD raccolse appena l’11% sotto la guida del segretario provinciale Mennea. Ma non abbiamo voglia di fare un uso strumentale di numeri e risultati elettorali per non abbassarci al livello del nostro interlocutore, al quale manca la serenità mentale per una seria analisi politica. Una divagazione “matematica” ce la concediamo solo per rispondere alla fantasiosa ipotesi secondo la quale il PD, con scelte diverse, avrebbe potuto vincere al primo turno. Se avessimo rinunciato al supporto delle liste civiche di Emiliano per andare incontro alle richieste di Sinistra e M5S, la nostra coalizione avrebbe perso circa 10mila voti, gli stessi che insieme hanno raccolto Doronzo e Carone. In buona sostanza, il risultato in termini di consensi sarebbe stato quasi identico, confermando che anche il centrosinistra tanto agognato dal nostro consigliere regionale non avrebbe potuto vincere al primo turno. Al contrario, la nostra proposta di andare tutti uniti, PD insieme a Sinistra con M5S e liste civiche, sarebbe risultata vincente al primo turno ed è un peccato che non si sia concretizzata.

Concludiamo con una riflessione sull’affermazione più sorprendente rilasciata da Mennea nel suo ultimo intervento sulla stampa, che riportiamo testualmente:
“Ora, in previsione del ballottaggio, è indispensabile fare delle scelte che hanno come unico obiettivo l’interesse di Barletta e quindi i cittadini dovranno analizzare il percorso professionale, morale e politico dei due candidati e compiere in tal modo la scelta migliore per la collettività.”

Quindi Mennea, da esponente di primo piano del PD, non sostiene il centrosinistra ed il suo partito, non invita a votare il candidato sostenuto dal segretario nazionale del PD Enrico Letta, venuto personalmente a Barletta per far sentire la vicinanza, sua e dell’intero partito, a Santa Scommegna. No, Mennea sfida Letta e la segreteria nazionale con una posizione gravemente ambigua e non avversando in alcun modo l’ipotesi che Mino Cannito, la Lega e Fratelli d’Italia possano governare la nostra città. Anche queste affermazioni, per la loro sconsideratezza, saranno oggetto delle attenzioni della Commissione Nazionale di Garanzia del PD. Gli elettori hanno premiato il lavoro di una lista di persone per bene, che difende le proprie idee con trasparenza e alla luce del sole, e siamo pronti a dare battaglia sino all’ultimo per impedire agli amici del centrodestra di Mennea di continuare a fare danni alla nostra città».

Rosa Cascella
Segreteria Pd Barletta