Lo spaventoso incendio propagatosi domenica pomeriggio a Barletta sarebbe di natura dolosa. L’ipotesi si è fatta subito largo nelle ore successive a quella coltre di fumo nero elevatasi in cielo e visibile anche a centinaia di chilometri di distanza, con segnalazioni persino dalla costa garganica. L’incendio è partito attorno alle ore 16.30 nell’area dell’ex mattatoio di Barletta, a ridosso della strada statale 170 che collega la città della disfida con Andria. Una struttura dove è in previsione l’istituzione della nuova sede provinciale dei pompieri della Bat. In cenere è finito un numero impressionante di rifiuti abbandonati, in quella che si è mostrata come una discarica abusiva con all’interno materiali di ogni genere, tra cui anche scarti di lavorazione di scarpe. I vigili del fuoco hanno impiegato diverse ore per domane le fiamme. Gli ultimi focolai sono stati spenti nella notte. Ciò che resta è una distesa nera e desolata di rifiuti bruciati. Tanta l’apprensione negli istanti in cui l’incendio sprigionava tutta la sua forza. Il fumo nero ha raggiunto in parte i comuni limitrofi facendo temere il peggio per possibili rischi sulla salute. Apprensione anche per il canile comunale lì vicino. Da quando si apprende tutti gli animali starebbero bene. Sul posto è giunto il sindaco di Barletta Mino Cannito che non ha usato mezzi termini sulla vicenda: “Si tratta quasi certamente di un incendio doloso perché gli inneschi sono stati diversi – ha detto Cannito -. Si tratta di delinquenza pura che ha agito allo scopo probabilmente di occultare questa discarica a cielo aperto che è stata ricavata all’interno di questa struttura”. La Procura di Trani ha aperto un fascicolo per far luce su quanto accaduto. Tutta l’area dell’ex mattatoio è finita sotto sequestro. Le indagini, invece, sono affidate alla Polizia di Stato che ha già acquisito i filmati delle foto trappole installate in zona dall’amministrazione Comunale nei giorni scorsi proprio per risalire ai responsabili di quella discarica abusiva e chi potrebbe aver dato origine alle fiamme. Anche Santa Scommegna, consigliera comunale d’opposizione ed ex candidata sindaca di Barletta, è intervenuta chiedendosi come sia possibile che “nessuno si sia accorto che in un immobile, ad uso pubblico, qualche criminale abbia depositato dei rifiuti illecitamente“. La Scommegna ha poi chiesto che si faccia chiarezza sui rischi per la salute pubblica.