Un sesto posto storico per il Gs Avis Barletta nella Serie A Oro, coinciso con il mantenimento della categoria più prestigiosa del panorama nazionale grazie ad una splendida prova corale messa in atto lo scorso weekend al centro sportivo ”Gabre Gabric” di Brescia. Orgoglioso e soddisfatto ai nostri microfoni, il direttore tecnico del club barlettano, Eusebio Haliti.

”Il nostro-esordisce-è un traguardo che ha posto le sue basi due anni fa quando siamo nati come società agonistica. Abbiamo disputato il nostro primo campionato nel 2021, debuttando da matricola in Serie B e poi, grazie al miglior punteggio ottenuto, siamo stati ripescati in A bronzo che si è disputata a Torino. A settembre dello scorso anno, abbiamo poi vinto l’A bronzo, quindi di fatto ci siamo guadagnati la possibilità di fare l’A argento per maggio-giugno del 2022. In quei due mesi abbiamo dimostrato di essere il collettivo migliore nella fase di qualificazione e, grazie anche ad un pizzico di fortuna (non essendosi iscritta una squadra ndr), ci hanno ripescati in A oro. In due anni abbiamo fatto un doppio salto mai visto nel panorama nazionale, cosa che ci inorgoglisce fortemente, al pari dello storico traguardo di essere la prima società pugliese che si è garantita il diritto di partecipare alla Serie A oro”.

Una stagione organizzata in fretta e furia, ma chiusa nel migliore dei modi. ”All’inizio-analizza-non nascondo che ci siamo trovati un po’ spiazzati, in quanto non avevamo programmato un piazzamento di vertice ma di salvarci. Di fatto i ragazzi si sono guadagnati la salvezza classificandosi al sesto posto (le prime otto su tredici si garantiscono il mantenimento della categoria), nonostante una squalifica alquanto discutibile sul mezzofondo in 5000 metri, che ci ha privato di Maru Peter, una delle nostre ”punte di diamante. Siamo riusciti però a compattarci e a meritare questo traguardo”.

Una squadra in cui non mancano individualità di prestigio, come quella rappresentata da Thiago Braz, atleta brasiliano campione olimpico a Rio nella specialità del salto in alto. ”Avere un profilo di livello mondiale-prosegue-dà visibilità alla squadra stessa. E’ veramente bello per noi e ci inorgoglisce tanto. Bencosme è un altro atleta di spessore, ha fatto la stagione migliore della sua carriera con l’Avis Barletta. Ce ne sono comunque tanti altri: il quattrocentista Bianciardi, l’ottocentista Hadar Zohair, campione italiano promesse. Non dimentichiamo anche i nostri atleti barlettani, non posso non menzionarli. La nostra società deve essere la vetrina per avvicinare i giovani del nostro territorio, vogliamo motivare il settore giovanile affinché un giorno siano loro i titolari della nostra società. Avevamo quattro barlettani in squadra, cosa che ci rende orgogliosi: Vincenzo Daloiso, Michele Sabatiello, Michele Piazzolla e Giovanni Borraccino.

Chiosa finale sui prossimi obiettivi. ”Prossimo step-conclude-è pensare al 2023. Non siamo una ‘cenerentola’, siamo una realtà. Completeremo la squadra con nuove entrate e continueremo a crescere, non solo nel settore big, ma anche per allestire un settore giovanile di tutto rispetto”.

A cura di Giacomo Colaprice