Ultimo richiamo pubblico a Barletta, prima delle Elezioni Politiche di domenica 25 settembre, per i candidati barlettani Dario Damiani, nel proporzionale del Senato, e Marcello Lanotte, capolista del listino alla Camera dei deputati. Entrambi per Forza Italia.

Dunque, “posizione eleggibile” per tutti e due, come sottolineato dai diversi interventi: «Forza Italia nella Bat è l’unica che ha candidato due esponenti cittadini in primissima posizione di lista». Ieri sera, l’incontro presso La Terrazza, sul lungomare di Levante a Barletta, per fare il punto su questa “strana e difficile” campagna elettorale. A sostenere i due azzurri, buona parte della maggioranza di centrodestra in consiglio comunale ed anche alcuni assessori della forza politica che ha consentito la rielezione del sindaco Mino Cannito nello scorso 26 giugno.

«La campagna elettorale terminerà domenica alle ore 23.00 – così il già senatore Damiani – Tante le sfide vinte, tante cose sono già in fase di realizzazione: voglio ricordare i famosi 25 milioni di euro per il Porto, per cui deve partire soltanto la fase dell’appalto integrato; così come c’è stata la conclusione della questione stadio: domenica tutti quanti siamo stati al Puttilli, abbiamo visto il nostro Barletta giocare finalmente in casa e anche quello è stato un punto del programma. Ma ci sono ancora altre sfide, come il completamento della realizzazione della Provincia di Barletta-Andria-Trani: bisogna realizzare gli uffici periferici dello Stato perché ancora non sono concretizzati dopo tanti anni dalla nascita della Provincia, quindi quello è un altro impegno; come tanti altri impegni di richiamo regionale oggi, l’agricoltura, che è un tema particolare, c’è la Xylella, che rischia di arrivare nella nostra provincia e rischia di diventare un disastro per l’economia del nostro territorio». Diverse le accuse rivolte alla gestione regionale del Presidente Michele Emiliano, per cui Forza Italia domani presenterà un “libro nero della Sanità pugliese”; chiari i riferimenti polemici alle accuse rivolte pochi giorni fa dallo stesso Emiliano alla maggioranza di centrodestra che sostiene il sindaco Cannito, ritenute violente ed eccessive.

A conclusione, degli interventi introdotti dal segretario cittadino di Forza Italia, Giovanni Ceto, interviene anche il candidato Lanotte, già Presidente del Consiglio comunale: «Il programma di Forza Italia contiene le risposte che la gente ci ha chiesto: la gente vuole sapere cosa l’aspetta per quello che riguarda la tassazione, le pensioni minime, i problemi quotidiani. Noi abbiamo promesso che innalzeremo le pensioni minime a 1.000 euro; lo faremo per le casalinghe e per tutte quelle donne che hanno lavorato e magari non hanno raggiunto un livello di contribuzione tale da avere la garanzia di arrivare a mille euro, che credo sia la quota minima di sopravvivenza». Sulla tassazione: «È importante attuare la flat tax, che è una tassa giusta, che consente di prelevare il 23% fino a 100.000 euro di fatturato annuo, garantendo a tutti una tassa equa e quindi si elimina così anche quella fascia fisiologica di evasione: se le tasse superano il 50% del fatturato di una persona, lavoratore o libero professionista, rappresentano un fatto iniquo ed ingiusto, a fronte soprattutto di servizi che molte volte sono davvero di carattere scarso e allo stesso tempo molte volte nemmeno ci sono». Insomma, per il campione di consensi nelle ultime Amministrative a Barletta, vale la ricetta “Pagare meno, pagare tutti”. L’appello al voto utile viene rivolto a tutti i cittadini della BAT e della provincia di Foggia, per eleggere rappresentanti del territorio. «Non è una possibilità che tutti i partiti hanno dato in questo territorio, ma che Forza Italia ha dato, quindi l’invito a votarci è anche per ragioni di carattere territoriale, perché oggi, a seguito della riduzione del numero dei parlamentari, averne due del territorio rappresenta per molti aspetti un privilegio, al quale i cittadini di questo territorio non possono rinunciare se vogliono vedere rappresentate le loro istanze in Parlamento».