Ogni gol fatto vale tre punti: è la regola non scritta del Barletta 2022/23 sul campo. Quattro 1-0 di fila, quattro successi, vetta del girone H di Serie D condivisa con la Cavese. Scenario che forse nemmeno il più ottimista tra tifosi e dirigenti avrebbe pronosticato dopo cinque turni nel campionato del ritorno in D dopo sette stagioni di Eccellenza.

Dal 4 settembre, data del ko per 2-0 sul campo del Gladiator, la porta di Piersanti è inviolata. Una regola ribadita nell’ordine contro Molfetta, Cavese, Francavilla in Sinni e Bitonto. Ritratto di un Barletta pragmatico, aggettivo ribadito più volte dall’allenatore Francesco Farina.

Loiodice è il capocannoniere biancorosso con due reti, Lattanzio si sta sobbarcando sulle spalle il peso di una fase offensiva dove a rotazione stanno trovando posto anche Russo, Maccioni, Lavopa e Zaldua. Resta fuori dai piani tecnici al momento Anthony Pignataro.

A impressionare, oltre al rendimento in campo, sono anche i numeri sugli spalti. In due gare casalinghe il Barletta ha messo a referto oltre 7000 presenze. La richiesta della tifoseria è di aprire anche la gradinata dello stadio di casa.

Domenica 9 ottobre si torna in campo al Puttilli, dove arriverà quel Martina che nello scorso campionato di Eccellenza è stato protagonista di un testa a testa per la promozione con i biancorossi. Complicato ipotizzare uno slittamento del calcio d’inizio in serata.

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