Il primo appuntamento autunnale della rassegna “La Grande Arte al Cinema” propone il ritratto di Tiziano, geniale allievo di Giorgione, ricordato “come il più eccellente di quanti hanno dipinto”.

“Tiziano. L’Impero del colore” in programma martedì 4 ottobre alla Multisala Paolillo (ore 19.00), con immagini e testimonianze, tratteggia il maestro veneto, le sue ricerche e i legami con i grandi personaggi dell’epoca illuminando anche la dimensione umana dell’artista: dall’affetto per la figlia Lavinia all’amicizia con il poeta Pietro Aretino, fino alle rivalità con il giovane collega Tintoretto e ai rapporti con i mecenati come la Marchesa di Mantova Isabella d’Este e l’Imperatore Carlo V.

Talento precocissimo, lasciato il Cadore per Venezia, Tiziano diviene in pochi anni il pittore ufficiale della Serenissima ricercato dalle più prestigiose Corti Europee. Da Ferrara a Urbino, da Mantova a Roma fino alla Spagna di Carlo V e di Filippo II, domina il suo secolo oscurando i contemporanei, innovando nel creare un’opera quanto nel saperla vendere.

Diretto da Laura Chiossone e Giulio Boato, scritto da Lucia Toso e Marco Panichella, con la supervisione di Donato Dellavalle, e prodotto da Sky, Kublai Film, Zetagroup, Gebrueder Beetz e Arte ZDF, il docufilm ripercorre 88 anni di intuizioni e successi, raccontando in tutta la sua complessità, con contributi di studiosi e direttori di musei, la vita del singolare personaggio. Nella narrazione anche la partecipazione straordinaria di Jeff Koons.

Tiziano Vecellio (1488/1490-1576) attraversa il secolo illuminandolo con i suoi dipinti e ispirando artisti degli anni successivi. Venezia, per tutta la sua esistenza, rimarrà la base operativa da cui spostarsi per conquistare un vero e proprio “impero del colore”. Paragonabile a New York perché abitata da un’alta percentuale di stranieri, contaminata da influssi di tutto il mondo, nel Cinquecento la Serenissima, più volta minacciata dall’oscurità della peste, si salva per la sua eccezionale concentrazione di bellezza, potere, per quell’animo libero che il rivoluzionario Tiziano incarna a perfezione tramite il colore. Capolavori come Amor Sacro e Amor Profano, Danae, la Venere di Urbino sono conosciuti ovunque.

Se per tre secoli la tomba di Tiziano, ucciso dalla peste nel 1576, sarà decorata da una lapide, la sua produzione influenzerà per sempre gli artisti delle epoche successive, da Velasquez a Manet.

La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital distribuita con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei.